Il mondo FQ

La7

Ultimo aggiornamento: 16:47 del 7 Ottobre 2024

Mattei: “Basta con le accuse di antisemitismo per chiudere la bocca a chi manifesta per i palestinesi”. Scontro con Meli e Parenzo

Icona dei commenti Commenti

Scintille a L’aria che tira (La7) durante un dibattito sulla manifestazione pro Palestina a Roma. Il conduttore David Parenzo cita le proteste di studenti filo-palestinesi in prestigiose università americane, come l’ateneo di Yale, nel Connecticute e la Columbia University di New York. E chiama all’appello Alan Friedman che accomuna i cortei di Roma e le contestazioni pro Palestina all’Università Sapienza di Roma alle manifestazioni nei campus americani perché suscettibili di “strumentalizzazione”.
Parenzo poi interpella Maria Teresa Meli, firma del Corriere della Sera, affermando che “gli ebrei sono entrati nel mirino di una parte dei manifestanti filopalestinesi”. “Di tutti – sentenzia Meli – Gli ebrei erano nel mirino della piattaforma della protesta. È stata fatta una manifestazione contro una parte della città, perché ci sono ebrei che vivono a Roma”.

“Ma non si possono sentire queste cose – insorge il giurista Ugo Mattei, ospite in collegamento – Continuiamo ancora con questa storia dell’antisemitismo per chiudere la bocca a chi manifesta pacificamente. Ma basta! Anche questa storia degli studenti americani della Columbia e di Yale: la maggior parte di quei ragazzi era ebrea. Non c’entra niente l’antisemitismo, bisogna smetterla con questa storia. E subito”.
“Ma cosa sta dicendo?”, ribatte Meli a cui fa eco Friedman (“Quello che dice è antisemita”, mormora riferendosi al professore universitario).
Mattei ribadisce: “La maggior parte delle persone che sono solidali coi palestinesi e che è contro questa politica criminale e genocida di Israele è ebrea. Bisogna smetterla con questa storia dell’antisemitismo, perché fa andare fuori di testa la gente, compreso il sottoscritto. Io non la posso più ascoltare. E la piattaforma della manifestazione di Roma non era contro gli ebrei”.

“C’era scritto ‘sionismo uguale nazismo’”, obietta Parenzo insieme a Meli.
Che in questo momento a Gaza ci siano dei comportamenti simili a quelli nazisti è un dato di fatto purtroppo – risponde Mattei – C’è un olocausto in corso, una barbarie, un disastro”.
Meli protesta, Friedman invoca il fact checking, Parenzo redarguisce l’ospite: “Facciamo ordine con le parole”.
“Sono 40mila morti”, ribatte Mattei.
“Dia il peso giusto alle parole che vengono dette – sbotta Parenzo – Parlare di olocausto, che significa annientamento e volontà di distruzione, non ha nulla a che vedere con quello che sta accadendo”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione