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Ultimo aggiornamento: 17:15 del 27 Settembre

Ddl sicurezza, De Luca: “Se chi perde il lavoro o non arriva a fine mese non può neanche manifestare, poi avremo la lotta armata”

Ddl sicurezza, De Luca: "Se chi perde il lavoro o non arriva a fine mese non può neanche manifestare, poi avremo la lotta armata"
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“Nel ddl sicurezza alcune misure prese dal governo sono inaccettabili, altre misure sono carenti. Una misura inaccettabile è quella che condanna quasi a morte chi fa un corteo o un blocco stradale. Se quelli che non hanno il pane alla fine del mese non possono neanche manifestare, poi non è che avremo qualche corteo in più o qualche blocco stradale. Avremo la lotta armata. Non so se è chiaro il messaggio”. Così, nella sua consueta diretta Facebook del venerdì, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca stronca il ddl sicurezza del governo Meloni, aggiungendo: “I blocchi stradali ovviamente vanno evitati per quanto possibile, ma in una democrazia gli operai di una fabbrica che perdono il lavoro e il pane non è che possono battersi lanciando petali di rose in giro, quando si trovano di fronte un muro di gomma di insensibilità – continua – Tante volte sono obbligati a scendere in piazza per lottare e per sensibilizzare le controparti, ma anche le istituzioni. Allora stiamo attenti, la democrazia vive anche della possibilità che ha soprattutto la povera gente di poter battersi e manifestare. La democrazia deve anche consentire possibilità di difesa per chi vede negati i propri diritti fondamentali”.

De Luca, che mostra più condivisione per le pene destinate a chi occupa abusivamente le case, rimbrotta poi il governo per non aver introdotto misure efficaci: “Innanzitutto andava introdotta una punizione rigorosa a quelli che vanno in giro coi coltelli in tasca, come i giovani che hanno assunto l’abitudine di sfidarsi a duello nelle ore della movida. La prima volta si fa una diffida con una sanzione pecuniaria, la seconda volta gli si dà un anno di carcere, punto. Questa è una misura repressiva ed educativa che dovrebbe essere presa, ma non viene adottata”.
Il politico propone, infine, il pugno di ferro per i parcheggiatori abusivi: “Danno fastidio soprattutto alle donne quando parcheggiano. Anche in questo caso prima una diffida, poi repressione. Queste sono norme di sicurezza più efficaci da inserire nel decreto sicurezza, ma invece non ci sono. A volte, questi decreti sicurezza di positivo hanno solo il titolo, i contenuti sono peggiorativi e in qualche caso finiscono per accrescere la congestione nelle carceri per stupidaggini“.

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