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Ultimo aggiornamento: 12:33 del 29 Agosto 2024

Patuanelli: “Renzi è un problema del Pd. In Parlamento fa da stampella al governo, per noi non può esserci strada unitaria con lui”

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“Matteo Renzi ha una gestione e un modo di fare politica che è molto lontano dal nostro. E’ più un tema del Partito democratico che nostro. Renzi nasce nel Pd, lo ha portato al 40% e poi decise di andarsene, è di quella famiglia lì e quindi non è un problema del Movimento 5 stelle. La palla è nel campo del Pd, sceglierà la segretaria Schlein su cosa fare rispetto al tema Renzi”. Così Stefano Patuanelli nel corso di un’intervista a ilFattoQuotidiano.it commenta i tentativi di dialogo di Matteo Renzi con il centrosinistra. “Noi possiamo avere un giudizio su di lui, ma oggi con Renzi non si parla di temi si parla solo di ‘ci sto o non ci sto’”. Il senatore ed ex ministro del M0vimento 5 stelle sottolinea come “Renzi e l’ex ‘Terzo Polo’ in Parlamento, fino alle Europee, stava molto spesso a supporto del governo Meloni e della sua maggioranza ed oggi dire, siccome le Europee non sono andate bene, devo tornare dall’altra parte perché l’opa che provavo a fare su Forza Italia è andata male, perché di questo si tratta, non è così che si crea un’alternativa seria e credibile e potenzialmente vincente alla destra che ci governa”.

Ed ancora. “Non si può pensare di governare a Genova con il centrodestra”. E se Italia Viva decidesse di smettere di sostenere la giunta guidata dal sindaco Bucci, per voi cambierebbe qualcosa? “Diciamo che sarebbe il requisito minimo per avere un dialogo, però c’è una questione della quale non si può fare a meno per costruire un rapporto ed è la fiducia”. E Patuanelli commenta un passaggio dell’intervento di ieri di Renzi alla festa dell’Unità di Pesaro. “Già il fatto che lui dica ‘la gronda di Genova si fa o non si fa?’ sapendo di toccare un elemento sensibile non particolarmente unitario nel centrosinistra, dimostra qual è il suo obiettivo: tornare centrale nel dibattito politico, per poi rompere tutto e rimanere centrale. Questo non risolve nessuno dei problemi del Paese, né della Liguria. Per cui – conclude – non credo di possano essere strade unitarie”.

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