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Sinner sul caso doping: “Esco da un periodo impegnativo e sfortunato: sono circondato da un team meticoloso”

Le parole del numero 1 al mondo dopo la notizia della positività (involontaria) al doping per tracce di Clostebol
Sinner sul caso doping: “Esco da un periodo impegnativo e sfortunato: sono circondato da un team meticoloso”
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“Ora mi lascerò alle spalle questo periodo molto impegnativo e molto sfortunato”. Così Jannik Sinner ha commentato – tramite una nota ufficiale – la sua positività (ma involontaria) al doping per tracce di Clostebol. “Continuerò a fare tutto il possibile per garantire di continuare a rispettare il programma antidoping dell’Itia e ho un team intorno a me che è meticoloso nel proprio rispetto”.

La sostanza proibita era stata somministrata involontariamente durante il torneo Indian Wells quando il suo fisioterapista, Giacomo Naldi, aveva utilizzato una pomata per potersi curare un dito ferito. Entrato a contatto con la pelle di Sinner durante un massaggio, il tennista è stato dichiarato responsabile per quanto fatto dal suo team. Ora l’Indagine è chiusa: il tennista non risponderà ad alcuna domanda aggiuntiva sul caso.

La nota dell’Atp: “Nessuna negligenza da parte di Sinner”
“Siamo incoraggiati dal fatto che non sia stata riscontrata alcuna colpa o negligenza da parte di Jannik Sinner”, si apre così il comunicato diffuso dall’Association of Tennis Professionals (Atp) sul caso Sinner. “Vorremmo anche riconoscere la solidità del processo di indagine e la valutazione indipendente dei fatti nell’ambito del Tennis Anti-Doping Programme (TADP), che gli ha consentito di continuare a competere. Questa è stata una questione impegnativa per Jannik e il suo team e sottolinea la necessità che i giocatori e i loro entourage prestino la massima attenzione nell’uso di prodotti o trattamenti. L’integrità è fondamentale nel nostro sport”.

Sinner ha continuato a giocare nonostante i controlli: il motivo
La positività di Jannik Sinner risale allo scorso mese di aprile: nonostante i controlli il tennista ha continuato a giocare regolarmente. Com’è stato possibile? Il motivo è semplice: come si legge dal comunicato dell’Itia, infatti, “il giocatore ha il diritto di presentare domanda a un presidente di tribunale indipendente nominato da Sport Resolutions per far revocare la sospensione provvisoria” che viene inflitta dopo aver restituito un Adverse Analytical Finding (risultato analitico negativo) per una sostanza non specificata, in questo caso il Clostebol. In questo caso, il numero 1 al mondo ha fatto ricorso con successo contro la sospensione provvisoria e quindi ha potuto continuare a giocare.

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