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L’Italia femminile di spada doma la Francia a casa sua: storico oro di Fiamingo, Santuccio, Rizzi e Navarria

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Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Mara Navarria riscattano la scherma italiana conquistando un oro storico contro la Francia nella finale della spada femminile a squadre. L’Italia – che aveva battuto Egitto e Cina nei turni precedenti – era indietro al termine del primo giro di assalti, penalizzata dal 3-0 incassato da Fiamingo. Ci ha poi pensato Rizzi a rimettere in carreggiata le azzurre con un parziale chiuso con due stoccate di vantaggio, valso il 12-10. La quinta serie è toccata a Santuccio che ha chiuso in parità contro Vitalis (15-13). Al sesto assalto, Marta Navarria ha sostituito Fiamingo contro Mallo-Breton ma il suo esordio è servito a poco: 5-2 per la francese e padrone di casa avanti 19-14.

Poi la rimonta emozionante. Protagonista proprio Navarria, dopo la buona difesa di Rizzi: con un 4-2 nell’ottavo assalto, l’Italia ribalta la situazione e si porta avanti sul 24-23. Tutto quindi è nelle mani di Santuccio contro Mallo-Breton: un assalto al cardiopalma, con la francese che trova la stoccata della parità a 27 con 44 secondi ancora in ballo. Un affondo a testa a testa per il 29-29 ed è minuto supplementare. Con priorità alla Francia, che quindi in caso di pareggio avrebbe avuto la meglio, Santuccio deve attaccare. Due colpi doppi, poi la stoccata della gloria. Per l’Italia è il terzo oro dopo gli assoli di Nicolò Martinenghi e Thomas Ceccon nel nuoto. In totale diventano così 12 le medaglie azzurre dall’inizio dei Giochi.

“Siamo commossi, siamo tanto riconoscenti a queste ragazze. In un clima non dico ostile ma sicuramente con un tifo da stadio, acceso, appassionato, contro tutto e tutti hanno messo grandissima testa. Siamo felici, siamo andati a riprenderci qualcosa che nei giorni passati ci saremmo meritati. Sono felicissimo per queste ragazze. È un percorso che parte da lontano”, ha commentato il presidente del Coni Giovanni Malagò ai microfoni di RaiSport. “Quello che dovevo dire l’ho detto per tutelare i nostri atleti – ha aggiunto riferendosi alle tante decisioni controverse degli arbitri negli scorsi giorni – È il bello e anche il triste di questo sport. Chi è forte va a riprendersi con gli interessi quello che ha perso prima. Oggi sono arrivate tre medaglie pesantissime”.

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