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Universitari pro Palestina, dilagano le proteste. Il governo spagnolo: “Orgogliosi di voi”. Studenti accampati anche a Palermo

Universitari pro Palestina, dilagano le proteste. Il governo spagnolo: “Orgogliosi di voi”. Studenti accampati anche a Palermo
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Con le mobilitazioni studentesche pro Palestina che riguardano ormai praticamente tutti i paesi occidentali, si moltiplicano le iniziative annunciate dagli universitari. In Europa tende e proteste sono in atto nei campus universitari di Paesi Bassi, Germania, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Italia, Irlanda, Austria e Svizzera.

Le ultime novità. Martedì il governo spagnolo si è detto “orgoglioso” delle iniziative degli studenti. “Esercitano il loro pensiero critico e lo trasmettono alla società”, ha detto la ministra dell’Università iberica Diana Morant. Mobilitazioni sono in corso da giorni negli atenei di Barcellona, Valencia, Madrid e nei paesi baschi. Da martedì si sono estese anche alle università portoghesi. Studenti sono accampati nella facoltà di Psicologia dell’Università di Lisbona, e dimostrazioni si sono svolte di fronte al Rettorato dell’Università di Oporto. Studenti pro-Palestina si sono accampati anche all’Università di Vienna. In Inghilterra Cambridge e Oxford hanno permesso ai manifestanti di continuare la mobilitazione. Il Trinity College irlandese ha promesso di disinvestire dalle società che operano nei territori palestinesi occupati di Gaza e Cisgiordania. Cinque università norvegesi hanno anche reciso i legami con le università israeliane che considerano complici della guerra mentre lavoravano per porre fine ai contratti di appalto con fornitori legati all’esercito israeliano o agli insediamenti illegali.

Tante iniziative annunciate in Italia. Il 15 maggio è stata indetta una “Intifada delle Università”, una mobilitazione studentesca nazionale organizzata dal movimento Giovani Palestinesi. All’università di Padova venerdì 10 maggio, alle 18.30, nel cortile del dipartimento di storia ci sarà un’assemblea pubblica “per la Palestina”. Nella stessa giornata, a Bari, ci sarà un’assemblea pubblica alle 15.30, nel cortile di ateneo in via Nicolai, “verso le tendate”. Ancora, il 10 maggio, al Politecnico di Milano è prevista un’assemblea a piazza Leonardo alle 18.00 “per organizzare l’accampamento”. Il 13 maggio le tende dovrebbero arrivare anche a Venezia. L’appuntamento è alle 9 “in rettorato Cà Foscari sede centrale”, come scritto sui social dal collettivo universitario Liberi Saperi Critici. Le tende sono arrivate all’università di Palermo dove è prevista un’assemblea studentesca “al prato di fronte all’edificio 19” ore 17.30 “per costruire insieme l’intifada studentesca verso il 15 maggio”.

Negli Stati Uniti la polizia ha sgomberato l’accampamento di manifestanti filo-palestinesi alla George Washington University di Washington Dc, poche ore dopo che molti manifestanti avevano lasciato il posto e avevano marciato verso la casa della preside Ellen Granberg. Secondo gli organizzatori dell’evento, quasi 30 persone sono state arrestate dopo che la polizia ha utilizzato spray al peperoncino per contenere la folla. Gli atenei coinvolti dalle manifestazione sono decine in tutto il paese, comprese Harvard, Yale, Mit e Princeton oltre, naturalmente, alla Columbia University, epicentro della protesta. All’Università del Massachusetts la polizia in assetto antisommossa ha sgomberato il campus di Amherst arrestando circa 130 ragazzi. Una cinquantina di arresti anche a New York, dove ieri sera un gruppo di manifestanti pro-palestinesi si erano radunati sotto il Fashion Institute of Technology.

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