Ferrari 12Cilindri. E’ questo il nome dell’erede della 812 Superfast, che è stata presentata nel corso di un evento esclusivo a Miami Beach. Il nome evoca l’essenza stessa del marchio: il 12 cilindri aspirato in posizione centrale-anteriore, ovvero la prima motorizzazione ad aver varcato i cancelli di Maranello nel 1947, con la Ferrari 125 S. La scelta del nome è dunque un omaggio alla tradizione: “12Cilindri è un nome che potrebbe essere difficile da pronunciare in alcuni mercati, ma impareranno”, così Enrico Galliera, Chief Marketing & Commercial Officer di Ferrari, commenta questa scelta.

Il debutto ufficiale della 12Cilindri ha coinciso con il 70° anniversario della presenza di Ferrari negli Stati Uniti, dove l’amore per i motori V12 non è mai venuto meno. Del resto quest’auto è stata progettata con l’intento di catturare l’attenzione dei clienti più fedeli, i veri conoscitori della storia e della filosofia della Casa. Tuttavia la 12Cilindri non si rivolge solo ai veterani del marchio. Con il suo design innovativo e audace, attirerà anche nuovi acquirenti, a patto di non farsi scoraggiare dalla lunga attesa per averla.

Quest’auto rappresenta un cambiamento radicale nei codici stilistici delle precedenti V12 Ferrari, come spiega lo stesso capo del centro stile Flavio Manzoni: “E’ un progetto audace che rompe gli schemi. Basta guardare al passato, bisogna guardare avanti”. Dalla sua matita sono uscite più di 60 Ferrari e, per questa, il genio del design, ha preso ispirazione dall’aeronautica e dalla fantascienza, creando un’estetica moderna e futuristica. Pur richiamandosi ai modelli degli anni ’50 e ’60, l’aspetto della 12Cilindri è un’evoluzione di stile, con linee pulite e moderne. Il frontale non ha più i tratti di una faccia, non ci sono più i fari a forma di occhio e la calandra che richiama una bocca. Sulla 12Cilindri c’è un’unica fascia avvolgente che integra le funzioni luminose, dalla quale emergono, come lame, i DRL. L’effetto è quello di un visore ed è un omaggio alla Ferrari 365 GTB/4, la Daytona.

La carrozzeria della 12Cilindri è caratterizzata dalla purezza delle forme con un cofano ad apertura invertita che è spettacolare ed esalta il vano motore. Purezza che si ritrova nella fiancata, sviluppata a partire da una sezione a diedro che percorre tutta la vettura fino al posteriore, dove è il rigore a farla da padrone. Il black screen con forma a delta arriva sul tetto proiettandosi in avanti. I fanali sono incastonati all’interno di una lama che attraversa l’auto da parte a parte e, al posto dello spoiler tradizionale, sono state usate due appendici attive che, integrate al lunotto, producono un effetto dal caratteristico tema a delta. Sono come i flap degli aerei e regolano il carico aerodinamico in base alle necessità, garantendo prestazioni ottimali in ogni situazione. Anche il diffusore, nero o in fibra di carbonio, ha le chiglie in rilievo e l’intera vettura sembra sospesa su di esso. E’ integrato con i sensori e una doppia coppia di terminali di scarico dalla forma inedita. La percezione complessiva del posteriore dell’auto restituisce l’idea di un oggetto molto tecnologico, con un approccio alla forma più funzionale, che non genera un effetto nostalgico. Una Ferrari elegante e sobria dalla bellezza pura, come quella di Audrey Hepburn: senza fronzoli ma ipnotizzante.

L’interno della 12Cilindri è un mix di lusso e tecnologia dove si respira lo stesso concetto di purezza e semplicità. La plancia a doppio cockpit è estremizzata con due palpebre autonome che sembrano abbracciare pilota e passeggero. Il primo ha a disposizione un display da 15,6” con le informazioni di guida, il secondo uno da 8,8”. Al centro un touchscreen da 10,25” per il controllo di tutte le funzionalità principali, compresa la navigazione. Perfettamente integrato il tunnel centrale con un elemento in metallo che accoglie il classico cancelletto che appoggia su un bridge nero e sospeso che trasmette modernità e leggerezza.

Se fuori la 12Cilindri è un blend di sportività ed eleganza, sotto il “cofango” (questo il nome del cofano ad apertura invertita) è un tripudio di classicismo. Con oltre 70 anni di storia, il motore V12 aspirato 6,5 litri da 830 cv e 678 Nm di coppia rappresenta il pinnacolo dell’ingegneria automobilistica, come ha spiegato Gianmaria Fulgenzi, Chief Product Development Officer. Oggetto di evoluzioni che lo elevano ai vertici della categoria in termini prestazionali, è stato ridotto nel peso e nell’inerzia dei componenti, con la maggior parte degli interventi finalizzati all’ottimizzazione dell’erogazione di coppia in tutti i punti di funzionamento.

Il risultato è un motore dalla risposta continua e travolgente capace di garantire il picco di potenza in corrispondenza del regime massimo di erogazione e garantendo prestazioni straordinarie: da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi e una velocità massima superiore ai 340 km/h. Ma non basta andare veloci, perché sono le accelerazioni che trasmettono emozioni. E la 12Cilindri promette tante emozioni anche grazie al sound che è stato ulteriormente migliorato per un effetto ancora più coinvolgente.

In quest’auto, tuttavia, non è solo la potenza a stupire: il nuovo software Aspirated Torque Shaping (ATS) permette di modulare la coppia massima disponibile in base alla marcia inserita, garantendo un’accelerazione costante e un piacere di guida senza pari. Il telaio più rigido e il passo più corto contribuiscono a una maggiore reattività e agilità nelle curve, mentre il sistema di raffreddamento più efficiente assicura prestazioni costanti anche nelle condizioni più estreme.

Altra innovazione sorprendente è il Brake by wire, che permette una frenata più precisa ed efficace grazie a un controllo elettronico avanzato che blocca l’auto da 100 a 0 km/h in 31,4 m. Il “cervello” dell’auto è il Side Slip Control (SSC) 8.0, un software che coordina tutti i componenti elettronici per massimizzare le performance complessive. Le quattro ruote sterzanti indipendenti (4WS) garantiscono poi flessibilità senza pari, sia in curva che in rettilineo, mentre la distribuzione dei pesi ottimale assicura una guida stabile e sicura. Il cambio a doppia frizione e otto rapporti ha marce più corte rispetto all’812 e questo aumenta la disponibilità di coppia a terra e la velocità di cambiata e migliora la prestazione longitudinale in accelerazione, grazie anche agli pneumatici da 21”.

Non contenta di stupire con la sola berlinetta, la casa di Maranello ha presentato anche la versione Spider nel bellissimo “Verde Toscana”, con il tetto rigido che si apre in 14”, fino a 45 km/h e si ripone nel bagagliaio con un meccanismo che sembra una danza ipnotizzante. Il lancio contemporaneo di entrambe le versioni è una novità assoluta per il marchio: la Spider arriverà nel primo trimestre del 2025 e avrà un prezzo di partenza di 435.000 euro. Anche lei, come la Berlinetta che parte da 395.000 euro, sarà per pochi.

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