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“Dio, patria e fontina” e “Il Tomino”: boom di meme sui social dopo l’uscita di Lollobrigida sui formaggi italiani obbligatori nei menù

“Dio, patria e fontina” e “Il Tomino”: boom di meme sui social dopo l’uscita di Lollobrigida sui formaggi italiani obbligatori nei menù
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Dalla cronaca ai meme, il protagonista indiscusso del momento è il ministro Francesco Lollobrigida. Il ministro, salito agli onori delle cronache per le uscite sui “poveri che mangiano meglio dei ricchi”, i dubbi sul concetto di antifascismo, la fermata del treno ad personam e in ultimo le sue dichiarazioni sull’obbligatorietà dei formaggi nei menù dei ristoranti italiani, fa scatenare gli utenti social più creativi: da Il Tomino (sulla falsariga de Il Padrino) a La fabbrica del latte cagliato (aka La fabbrica di cioccolato), passando per L’uomo che sussurrava ai Caciocavalli, da “Parmigiano, mio parmigiano” (al secolo “Capitano, mio capitano” dell’Attimo fuggente) a Lo squacquerone (che forse fa più paura de Lo squalo), le prese in giro su Twitter/X, Instagram e Facebook si moltiplicano.

In un mix di commedia degli equivoci e sfottò, si parte dal fotomontaggio in cui il ministro, ordinando al ristorante, chiede come mai non ci siano formaggi nel menù, e la cameriera gli risponde che quella che sta consultando è la carta dei vini. C’è poi un fumetto in cui si immagina la perquisizione da parte dei Carabinieri nei locali: “Favorisca la lista degli stagionati, prego!”. In una tipologia di meme molto famosa, con il rapper Drake, si fa invece notare che i formaggi nel menù forse non sono esattamente la priorità del paese.

Al di là di foto e soprannomi, soprattutto ispirati al mondo del cinema, c’è anche chi ironizza su slogan politici e nomi dei partiti. “Zola chi molla”, scrive un utente. Un altro rinomina il partito di Lollobrigida e della premier (e cognata) Meloni: “Fratelli di caglio”. Un altro ancora, forse più spaventato che scherzoso, denuncia: “Siamo alla dittatura dei formaggi”. C’è poi chi fa notare che i vecchi principi della destra stanno cambiando: niente più “Dio, patria e famiglia”, ora siamo alla fase “Dio, patria e Fontina”. Ma non solo: da “fascio littorio” a “fascio lattosio”, da “vincere e vinceremo” a “pastorizzare, e pastorizzeremo”, i rimandi all’arsenale dei motti di destra ed estrema destra si sprecano.

Oltre ai meme, l’uscita al Vinitaly ha portato anche i disegnatori satirici a temperare le loro matite: Nicocomixx, ad esempio, rappresenta Lollobrigida a forma di Topo Gigio, cambiandogli nome per l’occasione: Topo Lollo. Durando, invece, immagina e disegna l’ipotetico incontro tra il ministro dell’agricoltura e un allevatore: il secondo fa notare al politico che è a rischio la produzione di formaggio, il primo propone una nuova legge: “Obbligheremo i tori a produrre latte italiano”.

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