Il mondo FQ

Honduras, 34enne denuncia il suo Paese all’Onu per non averle permesso di abortire. Era rimasta incinta dopo uno stupro

Honduras, 34enne denuncia il suo Paese all’Onu per non averle permesso di abortire. Era rimasta incinta dopo uno stupro
Icona dei commenti Commenti

Non si è piegata, anzi ha sfidato il proprio Paese. È la storia di una 34enne che ha deciso di denunciare l’Honduras, il suo Paese, al Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra. Il motivo? Le hanno proibito di abortire dopo essere rimasta incinta a seguito di uno stupro commesso come ritorsione per aver difeso la sua terra.

La nazione latinoamericana ha leggi molto severe in tema aborto: è assolutamente vietato anche se la gravidanza è conseguenza di una violenza sessuale. Non solo. Anche se c’è una grave malformazione del feto o se la vita della donna incinta è in pericolo. Fino a poco tempo fa, inoltre, anche la pillola contraccettiva d’emergenza era vietata.

In Honduras il problema femminicidi è allarmante. Secondo l’Osservatorio sulla violenza dell’università nazionale autonoma dell’Honduras, la nazione honduregna è la “più pericolosa” dell’America Latina per le donne: 380 femminicidi nel 2023, rispetto ai 308 del 2022.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione