Altro che produzione convertita alle auto elettriche: a Mirafiori potrebbe presto tornare sulle linee di montaggio l’inossidabile Fiat 500 col motore a benzina, seppur elettrificato con tecnologia mild-hybrid a 48 Volt. Quest’ultima è attualmente prodotta in Polonia (a Thychy), ma potrebbe essere spostata nello stabilimento torinese, in forte difficoltà: sono oltre 3 mila gli operai in cassa integrazione almeno fino al prossimo 20 aprile.

Perciò, per dare uno scossone all’impianto, Stellantis starebbe pensando di fabbricare la 500 termica in Italia, al ritmo di 175 mila pezzi all’anno, facendo pure l’occhiolino al governo italiano, che punta a riportare la produzione di veicoli in Italia a quota un milione all’anno (di cui almeno 200 mila sfornate a Torino). E la Fiat 500 elettrica? Ferma al palo, con numeri di immatricolazione che equivalgono a un decimo di quelli generati dalla sorella a motore tradizionale. E non vale solo per la 500e, visto che in Italia meno di 4 vetture nuove vendute su 100 sono 100% elettriche.

Nel frattempo, Stellantis ha avvertito i suoi fornitori italiani del possibile sbarco della 500 a benzina in Italia: la decisione finale spetta all’amministratore delegato del gruppo automobilistico, Carlos Tavares, che potrebbe sciogliere la riserva nel mese di aprile. A Mirafiori, comunque, si continua pure a parlare del possibile sbarco di Leapmotor, joint venture tra Stellantis e la cinese Leap, da cui potrebbe scaturire una city car dagli occhi a mandorla “Made in Turin”.

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