La meccanica, il cuore dell’industria italiana, chiude il 2023 con un calo della produzione dello 0,7% rispetto al 2022. Non un buon dato, e al di sotto della media Ue (+ 0,5%), ma migliore di quello dell’intera manifattura italiana che segna un calo del 2,9%. Emerge dalla 169ma indagine congiunturale di Federmeccanica in cui si segnala anche come nel solo quarto trimestre 2023 la produzione meccanica sia “aumentata di un modesto 0,6% rispetto al trimestre estivo, ma abbia evidenziato un calo tendenziale (su base annua, ndr) dell’1% dopo quello del 2% registrato nei due precedenti trimestri”. Di certo non aiuta la fase di fiacca dell’economia tedesca con cui l’industria meccanica del Nord Italia è fortemente integrata. Eppure la produzione metalmeccanica francese è aumentata del 4,5%, quella spagnola del 3,8% e quella stessa tedesca del 2%. “In Italia abbiamo un problema, ragione quindi il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, si chiama competitività. I conti non tornano nel bilancio complessivo della meccanica con riferimento al 2023. Gli altri Paesi europei nostri concorrenti hanno aumentato la loro produzione industriale, il nostro Paese l’ha ridotta. La competitività della nostra industria sarà la nostra assoluta priorità e lo deve essere per tutti, è in gioco il futuro di tutti noi, non solo della metalmeccanica/meccatronica”.

Nel 2023, spiega Federmeccanica, sono diminuite in particolar modo le attività della metallurgia (-5,3% rispetto al 2022), le produzioni di prodotti in metallo (-3,7%) e di macchine e apparecchi elettrici (-3,0%). È in leggera flessione il comparto delle macchine e apparecchi meccanici (-0,7%). E’ invece aumentata la produzione di altri mezzi di trasporto (+10,9%) e di autoveicoli e rimorchi (+5,5%), mentre quella di computer, radio TV, strumenti medicali e di precisione, pur in crescita, ha messo a segno un modesto +0,4%. La frenata del commercio mondiale, a causa delle crescenti tensioni globali che hanno caratterizzato il 2023, ha avuto riflessi negativi sugli scambi internazionali del nostro paese. Nel 2023, infatti, le esportazioni metalmeccaniche sono cresciute del 2,7% sul 2022 (in forte discesa dal +14,5% registrato nel 2022 rispetto al 2021), mentre le importazioni hanno segnato un +0,7%. Le vendite all’estero sono costantemente diminuite nei singoli trimestri fino a diventare negative nel quarto trimestre 2023 (-1,1%). Federmeccanica sottolinea inoltre che gli incrementi dell’interscambio in valore “sono stati influenzati da una crescita dei valori medi unitari”.

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