IL RICORDO DI GIANNI VERSACE - 4/5
Il terzo outfit ha dato una svolta audace e sexy alla serata, con un abito d’archivio di Versace della celebre collezione ‘bondage’, caratterizzato dagli iconici bottoni dorati con la testa di Medusa e riferimenti al mondo S&M. Nonostante sia del 1992, è più attuale che mai: “Un genio ed un fuoriclasse. Persona stimabile e sicuramente immortale. Il mio omaggio va a Gianni Versace, con un suo abito d’archivio di una delle collezioni che più ha lasciato spazio a giudizi, commenti e stupore: parliamo della collezione couture ‘Miss S&M’, successivamente chiamata ‘Bondage’, dell’autunno/inverno 1992. Gianni espresse più volte le interessanti influenze dalle quali tutto ebbe origine. Da sua madre, una sarta che lo ha cresciuto a Reggio Calabria, e le prostitute che vivevano in fondo alla strada: il racconto esplicito del suo mondo di contrasti. La collezione all’epoca suscitò indignazione: c’erano persone che la amavano e altre che si sentirono offese. Gianni, alle accuse sessiste ricevute per la sfilata, rispose: ‘Ascolta tesoro, le donne oggi sono forti. Questa è una festa rock ‘n’ roll. Nessuna di queste ragazze è in vendita. È una fantasia’. Vorrei ricordare così il messaggio di Gianni e il suo immenso patrimonio, che è colonna portante del nostro Made in Italy. Grazie Gianni, per le tue opere e per le tue parole”.