In Italia la tendenza al riciclo delle pavimentazioni stradali continua a crescere: nel 2023 il riuso ha generato un risparmio di oltre 10 milioni di tonnellate di materie prime. “Questo progresso è stato reso possibile grazie all’utilizzo del fresato d’asfalto, il materiale derivante dalla rimozione delle pavimentazioni stradali, che ha consolidato in Italia un tasso di recupero del 60%”, spiega Siteb, (Associazione Strade Italiane e Bitumi): un risultato che ha consentito di evitare l’utilizzo di 10 milioni di tonnellate di inerti e oltre 420 mila tonnellate di bitume.

Tuttavia, il nostro Paese si colloca ancora al di sotto della media europea, che si attesta attorno al 68% di recupero del fresato. “La stragrande maggioranza delle strade italiane è realizzata in asfalto, e il fresato d’asfalto si conferma come il materiale ideale per la manutenzione delle pavimentazioni stradali”, spiegano da Siteb: “Attualmente, le pavimentazioni stradali contengono in media almeno il 30% di fresato, un incremento rispetto al 20% del 2014 e al 25% del 2018. Questo dato aumenta ulteriormente considerando il fresato impiegato in altre applicazioni come sottofondi, riempimenti e conglomerati a freddo”.

Siteb stima che l’impiego del 30% del fresato nel totale di 35 milioni di tonnellate di conglomerato bituminoso prodotto nel 2023 ha generato un risparmio economico di 440 milioni di euro in un solo anno. “Proiettando un aumento futuro dell’impiego del fresato dal 30% al 50%, il potenziale risparmio di materiali potrebbe raggiungere quota 17,5 milioni di tonnellate per gli inerti e 700.000 tonnellate per il bitume, con un controvalore economico di 735 milioni di euro”, conclude l’associazione.

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