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Allarme in una scuola bellunese per un “finto papà”, in realtà si tratta di omonimia tra due studenti

Allarme in una scuola bellunese per un “finto papà”, in realtà si tratta di omonimia tra due studenti
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Si tratterebbe di un equivoco e di un’omonimia tra due studenti l’origine di un allarme provocato in una scuola di Borgo Valbelluna (Belluno). Infatti nella giornata di lunedì 8 gennaio, in una scuola dell’istituto comprensivo di Mel, un uomo si è presentato chiedendo di far uscire un alunno prima dell’orario previsto, però, non riconoscendo il genitore del bimbo in questione, insegnanti e bidelli si sono insospettiti: con una rapida verifica hanno avuto la conferma che non fosse lui il papà, ma nell’attesa l’uomo si è allontanato.

L’accaduto era stato comunicato anche a tutte le famiglie dal dirigente scolastico, Umberto De Col, che voleva tenere alta l’attenzione sulla gravità del fatto. L’episodio era stato denunciato ai carabinieri e una loro verifica ha permesso, il giorno dopo, di chiarire l’accaduto e fare rientrare l’allerta che si era generata. Infatti il genitore era il “vero” papà di un altro ragazzino, omonimo, appartenente alla stessa classe e alla stessa sezione all’interno dell’istituto comprensivo, ma si trattava di uno studente delle medie e non delle elementari.

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