Abbattere otto orsi ogni anno per i prossimi tre anni. È il primo provvedimento presentato in giunta dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, all’inizio del suo secondo mandato alla guida del Trentino. Il disegno di legge dovrà ora essere discusso dal consiglio provinciale: prevede appunto la possibilità di uccidere fino a 24 orsi entro il 2027, per ridurre la popolazione di plantigradi presenti sul territorio della Provincia. Fugatti nel suo intervento programmatico ha spiegato: “Siamo lavoro per portare in quest’aula il prima possibile la nuova legge che consentirà l’abbattimento fino a 8 esemplari l’anno, sulla base degli accordi già presi con il governo nazionale. Uno strumento di gestione importante per assicurare in primis, come detto, la pubblica sicurezza, ma anche la tutela dell’economia di montagna”. E ha confermato la volontà di “avere il prima possibile operative le norme che consentiranno alla Provincia autonoma di intervenire con tempismo ed efficacia nei confronti di orsi e lupi, assicurando incolumità alle persone e agli allevamenti”.

Il ddl è stato presentato all’indomani dello scompiglio creato dalla puntata di ‘Mi manda Rai Tre del 7 gennaio. Nella trasmissione è stato denunciato che gli ultimi tre orsi morti negli scorsi mesi sono stati avvelenati, scatenando l’ira degli attivisti della campagna Stop Casteller – centro di recupero faunistico trentino – che esigono chiarezza delle informazioni e la responsabilità nei confronti di questi esemplari. La Provincia autonoma di Trento (PAT) nega fermamente che la causa del decesso dei tre orsi sia per avvelenamento. Infatti, in una nota del Dipartimento foreste e del Servizio Fauna che “non c’è ancora alcuna evidenza per suffragare la tesi dell’avvelenamento quale causa della morte di alcuni dei plantigradi deceduti nel corso dell’anno appena concluso”. E poi prosegue che dunque “non si possono confermare pertanto le ricostruzioni riportate durante la puntata, dal momento che le strutture provinciali sono in attesa del responso delle analisi che l’Istituto zooprofilattico delle tre Venezie sta effettuando”.

Fugatti è da sempre a favore dell’abbattimento degli orsi. Lo scorso aprile aveva firmato l’ordinanza per abbattimento dell’orso Mj5, ritenuto responsabile del ferimento del 39enne Alessandro Cicolini lo scorso 5 marzo in Val di Rabbi. Prima ancora dell’orsa Jj4, responsabile dell’aggressione mortale ai danni di Andrea Papi, runner 26enne di Caldes ucciso dall’animale mentre stava correndo sui sentieri del monte Peller. Il Tar però ha sospeso l’ordinanza di abbattimento. E infine anche dell’orsa F36, identificata come la responsabile dell’aggressione del 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani. Non sono solo gli orsi ad essere nel mirino del presidente, che nello scorso luglio ha firmato l’ordinanza per l’abbattimento di due lupi nella zona di Malga Boldera (Ala), motivata dal numero di animali predati nella zona nonostante i recinti anti lupo.

Articolo Precedente

Minuscole palline di plastica invadono le spiagge della Galizia: cosa sta succedendo sulle coste della Spagna

next
Articolo Successivo

Orsi, la soluzione di Fugatti è sempre sparare. Non si lamenti poi se finisce in tribunale

next