Milioni di minuscole palline di plastica invadono da due mesi le spiagge della Galizia. Un grave danno all’ambiente, da quanto si apprende, da una nave cargo che ha perso il materiale in acque portoghesi. Le sfere di pellet sono così cominciate ad apparire in grandi quantità sulle coste spagnole, trascinate dalla corrente.

Le associazioni ambientaliste hanno lanciato l’allarme per la presenza di questa sostanza e da sabato scorso centinaia di persone armate di colini da cucina, setacci e griglie improvvisate, si sono recate sul litorale per setacciare la sabbia e filtrare l’acqua della riva.

Tante le spiagge interessate dalla massiccia presenza del materiale: Vigo, Pontevedra, Arousa, Muros, Noia, La Coruña e Ferrol e secondo quanto riferiscono le associazioni ambientaliste l’area colpita si sta estendendo. Sembra che non sia la prima volta che queste palline di plastica si arenano a riva. Al contrario, la perdita di materiale dalle imbarcazioni durante le tempeste sarebbe un problema ricorrente.

Quest’ultimo episodio è stato anche motivo di scontro politico tra il Partito Popolare, che guida la regione, e il Partito Socialista, al governo in Spagna. La giunta regionale e il governo si sono scambiati accuse reciproche di inazione, in vista delle elezioni fissate per il 18 gennaio. La regione si è rifiutata di innalzare l’allerta al livello 2, come ha chiesto invece il governo centrale per poter intervenire. La prima vicepresidente e assessora dell’Ambiente regionale, Angeles Vázquez, ha affermato che i pellet che hanno inondato le spiagge non sono né tossicipericolosi.

foto associazione OpenPLAS

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