Non più solo gli orsi. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un’ordinanza per la rimozione tramite abbattimento di due esemplari di lupo nella zona di Malga Boldera, nel Comune di Ala. Il decreto, che ha ricevuto il parere favorevole dell’Ispra, è dovuto al numero di predazioni di animali da allevamento nella zona. Lo riporta il quotidiano l’Adige. Si tratta del primo caso in Italia di prelievo tramite abbattimento di due esemplari di lupo.

Dopo l’aggressione mortale ad Andrea Papi, il runner 26enne ucciso il 5 aprile scorso mentre stava scendendo di corsa dal monte Peller per far rientro a casa, il presidente del Trentino Fugatti aveva emesso due ordinanze per l’abbattimento dell’orsa Jj4, ritenuta responsabile dell’aggressione, e per un altro esemplare, Mj5. Dopo i ricorsi degli ambientalisti e la prima sospensiva decisa dal Tar, a metà luglio il Consiglio di Stato ha sospeso i provvedimenti con cui la Provincia autonoma di Trento aveva disposto l’abbattimento degli orsi. Nella sentenza si legge inoltre che “Il quadro normativo sovranazionale impone che la misura dell’abbattimento rappresenti l’extrema ratio.

Malga Boldera, di proprietà del Comune di Ala, è gestita dalla locale Società allevatori, ha una superficie a pascolo di 64 ettari ed è dotata di un recinto elettrificato in funzione anti lupo. Nonostante ciò, dallo scorso 3 giugno i lupi sono riusciti a capire come superare indenni i cavi ad alta tensione, predando 16 bovini e due asini.
Secondo Ispra, la rimozione di due esemplari “non appare incidere significativamente sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige”, dove nel 2022 si segnalavano la presenza di 29 branchi, mentre il prelievo appare coerente sia con la legge provinciale di riferimento, sia con la direttiva Habitat.

Ispra ha tuttavia precisato come il via libera all’abbattimento di non più di due esemplari abbia carattere sperimentale: la Provincia dovrà “produrre una sintetica valutazione dei possibili miglioramenti della prevenzione” entro tre mesi. Trattandosi di una prima autorizzazione all’abbattimento, all’istituto preme inoltre “raccogliere informazioni in particolare circa gli effetti del prelievo sulla popolazione di lupi e sulle dinamiche predatorie”. La rimozione dei due lupi è affidata al Corpo forestale della Provincia di Trento.

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