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Capodanno con la pistola, Delmastro si giustifica: “Mi sento sfortunato. Mai avrei immaginato che Pozzolo fosse armato”

Capodanno con la pistola, Delmastro si giustifica: “Mi sento sfortunato. Mai avrei immaginato che Pozzolo fosse armato”
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Buon anno un c…“. È l’eloquente esordio di Andrea Delmastro intervistato da Repubblica sul caso che ha monopolizzato le cronache del primo gennaio: a un veglione di Capodanno alla pro loco di Rosazza (Biella), a cui partecipava il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, il genero di un agente della sua scorta è rimasto ferito da un proiettile esploso (con una dinamica non ancora chiara) dalla pistola di un suo compagno di partito, il deputato vercellese Emanuele Pozzolo. Delmastro ribadisce di non aver assistito alla scena – avvenuta dopo la mezzanotte – perché si trovava fuori dall’edificio: “Stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via. Avevo quattro buste da portare in auto. Dalla pro loco alla macchina saranno duecento metri. Ero uscito con le prime due. Ritorno indietro per prendere le altre due e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida “un botto… un botto”. Mi si gela il sangue e cerco di capire”, racconta. “Ho pensato che fosse esploso un petardo… e invece sento la moglie che dice “ma allora non hai capito… era un colpo di pistola”. La mia scorta voleva che andassi via subito, ma io ho detto che volevo sapere cosa fosse successo al ragazzo e sincerarmi della sua situazione”, prosegue. E alla domanda se sia arrabbiato per l’accaduto risponde senza perifrasi: “Vedi un po’ te, che vai a una festa di Capodanno, esci per buttare la monnezza, torni, e trovi un puttanaio della m…“.

L’esponente di Fratelli d’Italia dà la propria versione del succedersi di circostanze che hanno portato il deputato “pistolero” a trovarsi alla festa: “Anche Pozzolo ha una casa in quella zona. È passato davanti alla pro loco, ha riconosciuto le macchine della mia scorta e l’auto di mia moglie, e ha intuito che potevamo essere lì… Mi ha chiesto se più tardi poteva passare per un brindisi e io ovviamente gli ho detto di sì. Mai avrei immaginato che portasse una pistola. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì… Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire“, afferma. L’onorevole, peraltro, ha affermato di non essere stato lui a sparare il colpo accidentale. Vuol dire che la pistola girava tra gli ospiti? “Se fossi stato in quel salone potrei dirlo, ma io lì non c’ero e non ho visto nulla“, si scherma Delmastro. Il sottosegretario sprime una certa frustrazione per l’accaduto: “Ho passato una giornata terribile, che non riuscirò più a smaltire, mi sento veramente sfortunato”. Ma il disappunto non è solo il suo: a quanto riportano all’unisono tutti i retroscena, la premier Giorgia Meloni, non ha preso affatto bene quest’ennesimo episodio che imbarazza il governo e la maggioranza. E se dall’accertamento dei fatti emergesse un comportamento scriteriato di Pozzolo, il deputato rischierebbe l’espulsione da Fratelli d’Italia.

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