di Carmelo Sant’Angelo

Chi ha visto il film La maledizione dello scorpione di giada ricorda che Woody Allen indagava su alcuni furti da lui stesso commessi, sotto ipnosi indotta dal mago Voltan. Anche chi non ha visto il film, invece, ricorda il puntuale dramma natalizio dal titolo “Ci vogliono rubare il Natale”. Mentre l’attore che interpreta il Grinch può variare (dalla Commissione Europea ad uno sconosciuto dirigente scolastico), la regia e la produzione è immancabilmente curata dal demiurgo della paura: l’attuale destra di governo.

Come nel film di W. Allen, chi si prodiga alacremente (e “orgogliosamente”) alla ricerca del ladro figura nella doppia veste di colpevole e investigatore. Il natale che ci stanno rubando è un natale laico, è la nascita della democrazia, così com’è stata registrata all’anagrafe dai padri costituenti. Pezzo dopo pezzo la Carta Costituzionale viene picconata. Le norme di natura programmatica, ça va sans dire, non solo non vengono attuate ma, addirittura, si procede “in direzione ostinata e contraria”.

– “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Vogliamo parlare delle politiche sui migranti o del diritto di asilo riconosciuto dal successivo art. 10? E cosa dire della giustizia censitaria che garantisce l’impunità ai più abbienti? Oppure delle manganellate riservate agli studenti, che rivendicano legittime istanze di giustizia sociale, o ai collettivi ambientalisti paragonate ai guanti di velluto o alle scorte offerte ai fascisti di ogni risma?

Si è uguali anche davanti alle leggi fiscali, se un pensionato contribuisce in misura superiore ad un libero professionista o se il datore di lavoro paga meno tasse del dipendente? Rispetta la dignità dell’individuo additare, dalla cima di un palco, un privato cittadino come “nemico del popolo”?

– “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che (…) impediscono il pieno sviluppo della persona umana (..)”. Togliere l’unica forma di sostegno economico ai più deboli o negare il salario minimo sono mezzi idonei a rimuovere i suddetti ostacoli?

– Stendiamo un velo pietoso sul fatto che “l’Italia ripudia la guerra”; è la norma più dileggiata, sia da destra che da sinistra.

– “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi” purchè non lo facciano per protestare o per ballare in occasione dei rave parties.

– “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, però anziché pubblicare le ordinanze è meglio fare una sintesi, a parole proprie. Ma qui si dimentica che il principale danneggiato non è il giornalista, ma il popolo, in nome del quale è esercitato il potere giurisdizionale. Il dovere di motivare i provvedimenti giurisdizionali, prescritto dall’art. 111 Cost., è una garanzia posta non solo in capo alle parti processuali, ma dell’intera collettività, che, solo attraverso la motivazione, potrà controllare in che modo gli organi giurisdizionali esercitano questo potere a loro delegato.

– “La tutela della salute” si realizza anemizzando il pubblico e arricchendo il privato?

– “L’arte e la scienza sono libere”, ma, cortesemente, bandite gli artisti e gli scienziati russi da ogni kermesse.

– L’autonomia scolastica è sacrosanta, ma il presepe è obbligatorio. “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi” sempre se riusciranno a sostenere il peso degli affitti e l’onere della retta.

– I percettori di reddito da lavoro “sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” li troviamo in fila per un pasto alla Caritas.

Sono obbligato a concludere rimarcando una differenza con il film di W. Allen: sotto ipnosi è il popolo e il mago Voltan sono i mass media, che hanno come ventriloqui gli editori impuri, che difendono i privilegi propri e di una classe dirigente iniqua.

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