Il futurista Filippo Tommaso Marinetti, lo scrittore che fu accanto a Mussolini dalle origini del fascismo alla Repubblica di Salò esaltando le imprese belliche, l’inno del Fronte della gioventù, l’organizzazione giovanile missina. Due citazioni nostalgiche quelle del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti nel giorno più importante per il governo Meloni ovvero l’approvazione al fotofinish della Legge di Bilancio. “Ritti sulla cima del mondo, noi scagliamo, una volta ancora, la nostra sfida alle stelle!'” ha detto Foti citando Marinetti tra gli applausi e la standing ovation dei suoi.

Ma dal carnet delle citazioni il parlamentare ha tirato fuori anche “Il domani appartiene a noi” che rimanda alla Compagnia dell’Anello ed è stata anche la sigla di Azione Giovani, il movimento guidato dalla premier nei primi anni della sua carriera politica. “Saranno pure al governo ma la puzza di fascismo non riescono a togliersela di dosso” il commento del capogruppo Dem in commissione Lavoro alla Camera Arturo Scotto. “Inquietante il capogruppo di Fratelli d’Italia Foti che chiude il suo intervento in Aula alla Camera sulla manovra rispolverando un inno dei giovani missini “Il domani appartiene a noi”. “Il passato ritorna in nuove forme e spesso in farsa. Ma rimane pericoloso” ha scritto su X Andrea De Maria, deputato Pd.

Non è la prima volta che Foti finisce nella bufera: candidato in Emilia-Romagna tra uninominale e listino proporzionale nel 2020 aveva postato e poi rimosso una sua foto con mascherina personalizzata dal motto fascista “boia chi molla“.

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