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Attacco hacker a EasyPark: violati i dati dei clienti dell’app di parcheggi diffusa in Italia

Attacco hacker a EasyPark: violati i dati dei clienti dell’app di parcheggi diffusa in Italia
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Easypark, la più grande società di app per parcheggi in Europa, ha subito un attacco hacker lo scorso 10 dicembre. Come da obblighi regolamentari la società ha quindi denunciato alle Autorità di regolamentazione dell’Informazione nell’Ue e nel Regno Unito che i pirati informatici hanno rubato parti dei dati di alcuni clienti. “Siamo stati vittime di un attacco informatico, alcuni dei vostri dati sono stati accessibili”, ha scritto l’azienda in un messaggio agli utenti del servizio coinvolti nell’attacco, tutti informati singolarmente. Il servizio è attivo a Roma, Milano, Napoli e in almeno altre 650 città italiane.

L’applicazione, permettendo ai clienti di pagare la sosta del mezzo nei parcheggi aderenti, dispone dei dati sensibili e delle credenziali bancarie degli utenti. L’attacco ha quindi permesso agli hacker di avere accesso a nomi, numeri di telefono, indirizzi, indirizzi e-mail e parti di numeri di carte di credito di alcuni iscritti. EasyPark Group, proprietario di vari marchi, tra cui RingGo e ParkMobile, ha affermato che i dati di parcheggio non sono invece stati compromessi nell’attacco informatico. La società non ha specificato quanti utenti siano stati colpiti, ma ha rivelato che sono stati coinvolti 950 utenti RingGo nel Regno Unito.
L’attacco è stato reso noto e spiegato dalla stessa azienda sul sito ufficiale, dove viene specificato che il gruppo ha subito preso le misure necessarie per mitigarne gli effetti. “Quando paghi per la sosta, alcuni numeri della tua carta di debito o di credito vengono visualizzati”, ha spiegato l’azienda. “È stato effettuato l’accesso a questi dettagli parziali. Tuttavia, non è possibile effettuare pagamenti utilizzando queste informazioni incomplete. Nessuna combinazione di questi dati rubati può essere utilizzata per effettuare pagamenti. Ti consigliamo tuttavia di prestare particolare attenzione ai tentativi di phishing, purtroppo comuni”, precisa la scoietà.

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