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“La regina Elisabetta II aveva capito che stava per morire e non voleva che succedesse a Balmoral”: la confessione della figlia Anna alla Bbc

La regina Elisabetta II sarà ricordata in tv il giorno di Santo Stefano grazie al documentario preparato dalla BBC

di Antonella Zangaro

Devota ai suoi sudditi e al suo inaffondabile senso del dovere, fino all’ultimo. La regina Elisabetta II sarà ricordata in tv il giorno di Santo Stefano grazie al documentario preparato dalla BBC e nel corso quale, a prendere la parola, sarà anche Anna che ha passato tutta la sua vita accanto alla madre; fino all’ultimo. Ciò che emerge dalle confessioni della principessa è che la regina, nei suoi ultimi giorni trascorsi al castello di Balmoral, era preoccupata di come, quella location, poco si prestasse a rendere agevoli le operazioni qualora fosse spirata lì, in Scozia. Una nuova, non necessaria prova del senso del dovere e del rispetto verso la nazione e chi l’ha rispettata per tutta la sua lunga vita. Sono stati i figli e le persone a lei più vicine, ha spiegato Anna, a convincerla a dedicarsi, una volta tanto, a se stessa e a regalarsi gli ultimi giorni nel posto che portava nel cuore.

Per una volta il protocollo è rimasto nel cassetto, ricorda la principessa mentre si lascia andare a qualche dettaglio più personale di quei momenti felici che la famiglia reale ha trascorso nella dimora scozzese. Quella profondamente detestata dalla principessa Diana, decisamente dotata di un animo più mondano e meno bucolico. Momenti di libertà e di indipendenza, per i Windsor, che invece hanno incorniciato le vacanze a le fughe a Balmoral di gioia ed intimità. Sembra quasi che il destino abbia deciso di portarsi via la regina più amata di sempre proprio mentre era lì. E questo non poteva essere un problema logistico anche perché tutte le procedure da mettere in campo quando muore il sovrano sono codificate riga per riga, istante per istante, nulla viene lasciato all’improvvisazione perché a pensarci è l’operazione London Bridge; protocollo che sa gestire anche l’eventualità di un decesso fuori da Londra.

Il momento più toccante, definitivo e di fatto ineluttabile, ha spiegato Anna, è stato quello nel quale la Imperial State Crown è stata sollevata dalla bara simboleggiando il passaggio di consegne a Carlo, il nuovo re. Il momento in cui tutto avviene, il presente diventa l’ordine futuro ed il passato non c’è più, portandosi via la sua regina. “Ho avvertito uno strano senso di sollievo” ha dichiarato Anna alle telecamere di BBC One, che ha lasciato circolare le anticipazioni. In fondo è così che il destino di un monarca si compie, serve che il familiare più prossimo muoia perché la continuità passi nelle mani di chi eredita la corona, perché la monarchia, almeno per ora, non si può fermare.

E a tutti quelli che, vedendo la serie The Crown su Netflix, hanno avuto l’impressione che Elisabetta II sia arrivata a quel momento finale cupa e pensierosa, avrebbe risposto, ma non sono voci confermate, il suo storico portavoce Dickie Arbiter il quale avrebbe smentito categoricamente. La notizia è circolata su canali non ufficiali canadesi, ma non sarebbe confermata dai media inglesi.

Ciò che invece non mancherà tra le immagini inedite ed i retroscena raccontati anche dagli altri membri della famiglia reale e dello stretto cerchio dei Windsor è un simpatico siparietto tra re Carlo e il figlio William. La scena si sarebbe consumata durante le prove generali della cerimonia di incoronazione quando il futuro re era intento ad allacciare il mantello, lo Stole Royal” del padre. “Almeno tu non hai le dita a salsiccia come me”, avrebbe scherzato Carlo di fronte alle difficoltà del figlio con le asole. Carlo III è famoso e spesso vittima di ironia per via delle sue dita molto grandi che normalmente tiene nascoste nelle tasche delle giacche che indossa. Il documentario, ennesima operazione simpatia per la royal family, promette dosi abbondanti di humor inglese, che, come verrà dimostrato, non manca nemmeno nei momenti più formali, neanche a casa del re.

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