Attualità

“Christmas Fatigue”, lo stress del Natale incombe: il decalogo per proteggere il proprio benessere dall’incubo del cenone coi parenti

Si chiama “Christmas Fatigue” ed è la sempre più diffusa sensazione di stanchezza e affaticamento causata dai preparativi per le festività che colpisce milioni di persone in Italia e nel mondo

di Simona Griggio

Lo stress da Natale incombente dilaga. C’è chi, davvero astuto anzi geniale, ha avvisato i parenti dall’anno scorso: “Il prossimo Natale ho già prenotato in Thailandia e ci devo andare per forza per fare il corso di sub che mi permetterà di fare quel salto di qualità sostanziale nella mia vita”. E c’è chi non ha avuto quel coraggio e si prepara da novembre con Fiori di Bach, integratori e psicoterapia. Si chiama “Christmas Fatigue” ed è la sempre più diffusa sensazione di stanchezza e affaticamento causata dai preparativi per le festività che colpisce milioni di persone in Italia e nel mondo. A riportato è il New York Post con dati alla mano: l’82,8 per cento degli Americani accusa già questa problematica. Un senso di stanchezza diffuso, generato dalle roboanti pubblicità, musiche e decorazioni in vista del grande giorno. Lo stress da centri commerciali affollati, da incontri augurali di azienda, circoli, compagni di liceo e squadra sportiva che ci fanno arrivare al giorno di Natale già stanchi. Mentre ci aspettano portate deliziose ma insostenibili.

Anche in Italia, secondo il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop), il Natale finisce per stressare un italiano su tre. Non sembrano bastare i vin brulè, gli addobbi o la neve per stemperare il peso opprimente sentito in questo periodo dell’anno dalla popolazione. Perché? Le riunioni familiari con i loro interrogatori esistenziali portano i nodi al pettine e li riannodano anno dopo anno come matasse. La ricerca del regalo all’ultimo minuto ci fa comprare scatole già infiocchettate che riceveremo indietro da qualcun altro nella catena del riciclo dei doni.

Infine la preparazione dell’albero di Natale, una missione impossibile anche se non ci sono gatti a distruggere. “Dove hai messo le palline? E la ghirlanda intermittente? Ti avevo detto di riporle in alto all’armadio e non ci sono!”, si accusano a vicenda i partner. E si scatenano litigi di coppia che finiscono col rivoluzionare la casa peggio che in un trasloco. Le donne sono le più colpite dalla fatica prenatalizia: in gran parte dei casi tocca ancora a loro cucinare. Già nel 2006 uno studio dell’American Psychological Association rivelava che il Natale è fonte di stress per il 44 per cento della popolazione femminile, che sente maggiormente la responsabilità della buona riuscita delle riunioni domestiche rispetto al 31 per cento degli uomini.

Oggi, nell’era della post pandemia e dopo anni di privazioni, la “sindrome da stress natalizio” è ancora più avvertita. Ma arriva la buona notizia: la “Christmas Fatigue” si può affrontare con serenità e calma. Basta proteggere il proprio benessere, sia fisico sia mentale, dal rischio che il cenone coi parenti diventi un incubo.
E’ Guna, realtà che si occupa di Nutraceutica fisiologica e di Medicina dei sistemi, a sostenerlo: “Se affrontato con gli alleati giusti il Natale può trasformarsi in un momento pacifico e celebrativo, pieno di rituali confortanti, spesso strettamente legati al cibo”.

Sergio Laricchia, l’esperto in fiori di Bach di Guna, è convinto che “supportare l’organismo con l’integrazione alimentare e uno stile di vita sano” possano aiutare molto. Racconta: “Tra senso d’inadeguatezza all’euforia collettiva e scomodi bilanci di fine anno le ragioni di un ‘burnout natalizio’ hanno a che fare con le aspettative sociali e culturali di cui è carica la tradizione”.

Ecco, dunque, il decalogo degli esperti di Guna per affrontare la Christmas Fatigue:

1. Mangiare tutto ma in formato assaggio, come se si visitasse un festival gastronomico.
2. La privazione non è la soluzione. La scelta migliore è scegliere alimenti sani e di qualità.
3. Puntare su fibre, proteine e grassi sani come cereali integrali, frutta, verdura; pollame, pesce, uova, oppure fagioli e lenticchie; olio d’oliva, avocado e noci.
4. Rimanere idratati aiuta a evitare di confondere la sete con la fame. Bere abbastanza acqua può aiutare ad alleviare il gonfiore natalizio.
5. Occhio al consumo di alcol: un consumo eccessivo può inibire la moderazione, anche a tavola.
6. Rallentare. Prendersi qualche minuto per assaporare il piacere di essere a tavola con i propri cari. Mangiare lentamente può aumentare la sensazione di pienezza e sazietà.
7. Continuare a fare attività fisica anche durante le vacanze può ridurre l’impatto dello stress. Una semplice passeggiata quotidiana, una corsa, o un giro in bicicletta.
8. Reagire alla Christmas Fatigue col sostegno degli integratori alimentari giusti per aiutare la funzione digestiva e alleggerire l’organismo.
9. Trovare il tempo per riposarsi e rigenerarsi.
10. Pianificare in anticipo il rientro a scuola o al lavoro: programmando una dieta bilanciata per affrontare nel modo giusto l’arrivo del nuovo anno.

“Christmas Fatigue”, lo stress del Natale incombe: il decalogo per proteggere il proprio benessere dall’incubo del cenone coi parenti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione