A volte la cronaca cambia il modo in cui si formano le leggi, l’opinione pubblica, le idee. Di un episodio spartiacque nel dibattito sulle detenute madri con figli al seguito parla “Figli del carcere”, un podcast Audible (puoi ascoltarlo qui), scritto dalla giornalista Sara Tirrito e realizzato in collaborazione con Storielibere.fm e disponibile dal 18 dicembre (solo su Audible). La serie audio parte dal doppio infanticidio avvenuto nella sezione nido del carcere di Rebibbia il 18 settembre 2018: Alice Sebesta, detenuta nella sezione nido di Rebibbia insieme ai figli di 4 e 18 mesi, provoca la morte dei piccoli gettandoli dalla tromba delle scale. Il podcast non solo ricostruisce quanto avvenuto quel giorno di più di cinque anni fa, ma affronta anche la condizione dei minori rinchiusi insieme alle madri nelle carceri italiane, 22 secondo i dati forniti dal ministero della Giustizia e aggiornati al 30 novembre.

Il podcast – Frutto di un lavoro di ricerca iniziato nel 2019, la serie audio si divide in sei episodi da circa 30 minuti ciascuno. I primi quattro ruotano intorno al duplice infanticidio. Si ricostruiscono i momenti che hanno preceduto e seguito la morte dei due bambini in carcere. L’arresto della 33enne di origini tedesche per traffico internazionale di stupefacenti mentre era a Roma di passaggio a fine agosto. Circa 20 giorni dopo, l’epilogo. Da quei fatti Sebesta è stata assolta per vizio totale di mente, e oggi si trova in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Nel podcast si racconta la rete in cui si è trovata, venuta alla luce nel corso di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e condotta dai Carabinieri della compagnia Parioli. Un’indagine che nel marzo 2021 ha portato all’arresto di oltre 55 persone, in gran parte ancora sotto processo, accusate di traffico internazionale di stupefacenti in un patto tra criminalità albanese, nigeriana e italiana. Le ultime due puntate invece sono dedicate ai figli piccoli di madri detenute in Italia. Dopo un viaggio nell’Istituto a custodia attenuata per madri (Icam) di Lauro, in provincia di Avellino, si fa il punto sulla legislazione, che con l’ultimo pacchetto sicurezza presentato dal governo potrebbe prevedere il carcere anche per le donne incinte o con figli minori di un anno.

Le voci – Sono 19 le persone intervistate nel podcast. Tra gli ospiti, chi ha vissuto la tragedia di Rebibbia: dalla nonna dei bambini, Ulrike Oelkers-Hornuff, al cappellano che ne ha celebrato i funerali, don Sandro Spriano. Ma non solo. Parlano anche: i cronisti che hanno dovuto seguire quella storia Marco Carta, Romina Marceca, Adelaide Pierucci; l’avvocato della donna all’epoca dei fatti, Andrea Palmiero; i garanti dei detenuti che hanno dovuto fin da subito capire cosa fosse successo. Tre le autorità di garanzia dell’epoca presenti nel podcast: la garante nazionale Daniela De Robert, l’autorità regionale del Lazio Stefano Anastasia, e la garante del comune di Roma all’epoca dei fatti, Gabriella Stramaccioni. Nel podcast, un focus sulle dinamiche psicologiche scientificamente riconosciute nelle madri che uccidono i propri figli, attraverso le spiegazioni di Simone Giacco, psichiatra della Rems di Castiglione delle Stiviere. Il resto del podcast è dedicato al tema che il doppio infanticidio ha riportato alla luce.

I figli al seguito delle madri detenute – È proprio dopo la morte dei due bambini a Rebibbia che le sezioni nido delle carceri femminili si sono progressivamente svuotate, passando da una media di 60 allo zero che si è registrato poco dopo la pandemia. Oggi i numeri sono tornati a crescere, ed è anche per questo che il podcast si sofferma sulle alternative alle sezioni nido nelle carceri. Con un’intervista a tre detenute dell’Icam di Lauro, al suo comandante Felice Galeotalanza e all’educatore dell’istituto, Domenico Truoiolo, la serie audio analizza i limiti e le caratteristiche degli Icam.

L’ex deputato Paolo Siani spiega poi la genesi della proposta di modifica dell’attuale legge, 62/2011, ispirata al caso di Rebibbia. Votato quasi all’unanimità alla Camera nel maggio 2022, quel disegno di legge aveva l’obiettivo di rendere applicabile fino in fondo la normativa attuale, che in teoria prevede che una donna detenuta con figli da 1 a 10 anni non sconti la pena in un carcere ma vada con il figlio in una casa protetta come prima scelta, in un Icam, come seconda, in carcere solo in casi di “eccezionale rilevanza”.

Nel podcast si analizza l’iter del provvedimento, oggi naufragato nonostante la parlamentare Pd Debora Serracchiani l’avesse ripresentato con procedura d’urgenza a inizio legislatura. Con interviste a Siani, a Luigi Manconi, alla fotografa Anna Catalano, che ha scattato immagini in tutti gli Icam d’Italia, e al magistrato di sorveglianza del tribunale di Roma Marco Patarnello, il podcast racconta le difficoltà di decidere se una donna con figli piccoli debba stare in carcere o no e quali sono le reali possibilità oggi.

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“Siamo i genitori affidatari di 77 bambini di Gaza e non abbiamo più loro notizie. Abbiamo paura che la tragedia diventi normalità”

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