Mesi dopo le frodi milionarie, la polizia spagnola è riuscita ad incastrare i responsabili di furti ben congeniati che avevano consentito loro di arricchirsi con i risparmi di una vita da parte di anziani signori. A scoprire il minuzioso inganno era involontariamente stata una signora di nome Maria. La donna si era presentata in una filiale della sua banca ed aveva chiesto l’estratto conto. Al momento di verifica dei documenti però, sul display della dipendente dell’istituto di credito era comparsa una nota che ha reso incredula lei e la cliente: “Per noi lei è morta da quattro anni e i suoi eredi hanno incassato tutto“, è ciò che ha dovuto sentire l’83enne catalana.
Avvisata la polizia di Barcellona dell’equivoco, gli inquirenti hanno subito pensato potesse trattari di una truffa che, solo successivamente si scoprirà, aveva dei precedenti con altri sei correntisti in età avanzata. Maria era stata dichiarata defunta grazie ad un minuzioso testamento presentato alla Caixabank. I documenti erano talmente simili a quelli ‘reali’ che nessuno si era accorto dell’inganno. Nel finto foglio notarile era presente la volontà dei parenti di riscattare il patrimonio lasciato in eredità dall’ultra ottantenne.
Come riportato dal quotidiano ABC, il gruppo di esperti falsificatori ha fatto colpi in passato che hanno fatto incassare loro più di 2 milioni di euro. Le indagini hanno fatto emergere un appoggio all’interno della banca per agevolare le operazioni dei ‘ladruncoli di anziani’. Il piano di azione era semplice e (quasi) sempre perfetto: facendo delle ricerche nel sistema del ‘deposito di denaro’ in questione, il team di imbroglioni prendeva come target degli anziani deceduti, speranzosi che nessun parente potesse farsi avanti per richiedere eredità.
La denuncia dell’83enne ha portato all’avvio di un’inchiesta approfondita della rete di Polizia per i crimini economici che, infine, ha smantellato la banda dei falsi eredi ed ha scoperto che le persone coinvolte riciclavano migliaia di euro rubati tramite una società immobiliare. Sono state arrestate nove persone con l’accusa di frode, falsificazione di documenti, riciclaggio di denaro e appartenenza ad un gruppo criminale.
