Uno sciame sismico, con scosse spesso accompagnate da boati. Dopo il terremoto di magnitudo 3.6 che nella serata di mercoledì ha interessato l’Orvietano, oltre una ventina di scosse sono state registrate anche nella zona di Spoleto, a diversi chilometri di distanza, dove oggi il Comune ha deciso la chiusura precauzionale delle scuole. In base alle rilevazioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno avuto una magnitudo tra 2 e 3.

Così il sindaco Andrea Sisti ha annunciato di avere provveduto ad aprire la sede della Protezione civile a Santo Chiodo: “Al momento non si registrano segnalazioni di danni o situazioni di rischio nel territorio”, ha riferito l’ente. Diverse scosse – si apprende – sono state avvertite dalla popolazione anche perché accompagnate da dei boati. E molti cittadini sono scesi in strada nella notte. Sisti ha disposto per oggi “la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, e in genere le attività per i minori, compresi i servizi educativi 0-3 anni (asili nido pubblici e privati) e i centri diurni socio-riabilitativi per disabili minori e adulti e per anziani non autosufficienti”.

Le scuole rimarranno precauzionalmente chiuse anche a Orvieto, Allerona (epicentro del terremoto di mercoledì sera) e Castel Viscardo. Non hanno intanto rilevato danni i controlli compiuti sul Duomo di Orvieto, dove le verifiche proseguiranno nella giornata di venerdì. Nell’Orvietano la scossa più forte ha avuto magnitudo 3.6 ed è stata registrata alle 21.06 di mercoledì sera con epicentro a 4 chilometri da Allerona. Un altro sisma di magnitudo 2.2 c’è stato cinque minuti prima nei pressi di Castel Viscardo.

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