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Iran, la premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi in sciopero della fame dopo le cure negate dal carcere

Iran, la premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi in sciopero della fame dopo le cure negate dal carcere
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L’attivista e giornalista iraniana premio Nobel per la pace 2023, Narges Mohammadi, ha iniziato uno sciopero della fame nel carcere di Evin, a Teheran, dove è detenuta per le campagne contro il velo obbligatorio e la pena di morte nel Paese. Lo rendono noto i portavoce della campagna Free Narges Mohammadi che fanno sapere che la 51enne ha informato la famiglia di avere cominciato a rifiutare il cibo nella prigione diverse ore fa, in protesta contro le condizioni disumane di prigionia a cui è sottoposta e per contestare l’obbligo di velo imposto alle donne del carcere.

Negli scorsi giorni le autorità carcerarie si erano rifiutate di trasferire Mohammadi, che soffre di problemi cardiaci e polmonari, in un ospedale esterno alla prigione proprio a fronte del suo rifiuto di indossare un hijab. È stata quindi assistita da un’equipe medica direttamente nella sua cella dove è stata sottoposta a un ecocardiogramma. Le sue condizioni di salute rimangono tuttavia gravi e il personale medico ha indicato la necessità di un’ulteriore tac polmonare insieme ad altri esami.

L’attivista iraniana è stata premiata lo scorso ottobre, sull’onda delle proteste scatenate dalla morte della 22enne Mahsa Amini, per “la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran e l’incessante battaglia, con costi personali enormi, per favorire i diritti umani e la libertà per tutti”. Negli ultimi 25 anni è stata sistematicamente imprigionata per le sue campagne di attivismo: al momento sta scontando una somma di condanne pari a 31 anni.

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