Nel 2019 aveva predetto: “Prima io a Bruxelles, poi Cateno governatore”. Ma non è accaduta né l’una né l’altra cosa. Alle elezioni politiche dello scorso anno aveva giurato: “Con Cateno De Luca a difesa della Sicilia”. E anche in questo caso alla lunga le parole le ha portate via il vento. Un anno dopo l’elezione a Palazzo Madama la senatrice Dafne Musolino abbandona Sud chiama Nord, il partito regionale dell’ex sindaco di Messina con cui è stata eletta in Parlamento, e si lancia dentro Italia Viva. “Una scelta – dice – che faccio in continuità del progetto di cambiamento in nome del quale sono stata candidata ed eletta”. Secondo Musolino – che è in commissione Antimafia e in Vigilanza Rai – “si sono create le condizioni per un progetto politico di ampio respiro, il Centro, che possa dare risposte a tutti gli elettori che non si riconoscono nella polarizzazione dei partiti a cui stiamo assistendo”. Musolino, avvocata, 49 anni, ringrazia De Luca che l’aveva portata in giunta a Messina da candidata non eletta: “Non rinnego il passato e continuerò a dare voce al territorio e a combattere molte delle battaglie che ritenevo e ritengo siano cruciali per colmare il gap fra cittadini e parlamento” assicura la senatrice.

Grandi esultanze, come da rito, dalle parti di Matteo Renzi. L’ex premier travolge di complimenti la transfuga da record: “Chi frequenta l’Aula e le commissioni del Senato conosce la preparazione tecnica e la passione politica di questa senatrice che coniuga la sua preparazione di avvocato con la sua esperienza di amministratrice locale in un mix politico di grande competenza“. E ancora: “Ho ascoltato più volte gli interventi a Palazzo Madama della senatrice Musolino: mai banali e sempre ricchi di proposte e speranze”. “Chiederemo a Dafne di lavorare duro come lei sa fare – continua Renzi – su tutti principali dossier che riguardano particolarmente il Sud e la Sicilia, a cominciare dalla decisiva battaglia per l’attuazione del Pnrr”. All’ultima riga del comunicato forse la chiave di tutto: “Insieme affronteremo la sfida per le Europee radicandoci sempre di più sul territorio, al centro”.

Qualche settimana fa Cateno De Luca – che è consigliere regionale e sindaco di Taormina – da leader di Sud chiama Nord aveva rifiutato di far parte di eventuali cartelli elettorali al centro. “Per le prossime europee stiamo lavorando a un progetto che metta insieme sindaci e amministratori locali, facendo leva sul civismo. Siamo tirati per la giacchetta da tutti, del resto i nostri voti fanno gola. L’ho detto a Renzi e lo ribadisco oggi a Fioroni dopo aver letto anche la sua intervista dove mi tira in ballo: faremo le elezioni europee a modo nostro. Non mi piacciono le rievocazioni di progetti superati”. Oggi il passaggio dell’unica senatrice di Sud chiama Nord nel partito di Renzi.

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