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Mestre, bus di turisti precipita da un cavalcavia e prende fuoco: 21 morti, anche due bambini. Il sindaco di Venezia: “Scena apocalittica”

Mestre, bus di turisti precipita da un cavalcavia e prende fuoco: 21 morti, anche due bambini. Il sindaco di Venezia: “Scena apocalittica”
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Tragedia a Venezia, dove un pullman di turisti è precipitato da un cavalcavia, incendiandosi e atterrando dopo un volo di circa 30 metri: molte delle persone a bordo sono morte nell’impatto. Il mezzo ha sfondato la recinzione della sopraelevata di via dell’Elettricità, a Mestre, finendo sul sedime ferroviario che scorre a fianco della strada. Il bus, un mezzo elettrico, ha urtato i cavi dell’elettricità e ha preso fuoco. Molte delle vittime sono straniere, di nazionalità ucraina e tedesca. Il pullman, infatti, era un mezzo preso a noleggio da un campeggio di Marghera per i propri ospiti. Tra le cause dell’incidente si valuta un possibile malore dell’autista, un italiano di 40 anni.

Anche bambini tra i morti – Fino a questo momento sono 21 i morti accertati, tra cui anche due bambini. Le persone ferite sono 18, quattro molto gravi. Il lavoro dei soccorritori è tuttora in corso: quattro dei feriti sono dei bambini. Sul luogo dell’incidente sono stati ritrovati passaporti dell’Ucraina e della Germania: tra le vittime identificate, infatti, cinque erano di nazionalità ucraina mentre una era tedesca. Confermata anche la morte dell’autista, che era italiano. “Un’immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell’autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole”, ha scritto su Facebook il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, al quale è arrivata la telefonata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha espresso il suo cordoglio.

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Tra le vittime anche ucrain i- Il sindaco del capoluogo veneto ha spiegato che il mezzo coinvolto nella tragedia era “pullman adibito al trasporto dei turisti a un campeggio. Sembra che ci fossero a bordo molti stranieri, anche dei bambini. Abbiamo trovato dei documenti ucraini. Stanno estraendo gli ultimi corpi”. Il bus è un mezzo della società “La Linea“, che normalmente effettua il collegamento tra Venezia e il campeggio Hu di Marghera. La struttura si trova all’inizio della strada Romea e fornisce un servizio di navetta per la città lagunare. Al momento il campeggio è chiuso e gli addetti non rilasciano dichiarazioni. Alcuni giovani di nazionalità tedesca, appena arrivati al camping, spiegano che volevano “prendere l’autobus successivo, ma non arrivava, e poi abbiamo saputo”. Sui social circola il primo video postato da una passante, che ha ripreso le immagini dell’incidente: “E’ appena caduto un autobus da un ponte, è appena caduto un autobus da un ponte, mamma mia, è un disastro”.

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Ipotesi malore dell’autista – L’incidente è avvenuto poco prima delle ore 20 sul cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera e l’autostrada A4. Nel primo tratto in discesa il pullman ha sfondato il parapetto, poi è caduto giù finendo tra un magazzino e i binari della stazione di Mestre, incendiandosi. Dopo un volo di trenta metri è piombato al suolo, accartocciandosi completamente su se stesso. Alcune delle prime vittime recuperate sono morte carbonizzate. Tra le prime ipotesi valutate si ragiona su un possibile malore dell’autista. Il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ha riferito che dai rilievi fatti non vi sono tracce di frenata sull’asfalto. Il pullman, un mezzo elettrico – ha spiegato – ha divelto il guard rail ed è finito nella scarpata, “incendiandosi nell’impatto al suolo”. “Che vi sia stato un malore dell’autista è una ipotesi – ha detto Agostini – altre andranno verificate”.

I soccorsi e i feriti – Sul posto sono subito giunte molte autoambulanze. Nove dei 18 feriti, tra i quali due minori, si trovano all’ospedale di Treviso, mentre un altro minore è stato trasportato all’ospedale di Padova in elisoccorso. Gli altri si trovano a Mestre. L’Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle “grandi emergenze” che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo. All’ospedale all’Angelo di Mestre la Prefettura ha creato un punto di accoglienza per i familiari delle vittime composto da 4 psichiatri e 2 psicologi. Il traffico ferroviario sulla tratta Mestre-Venezia è stato interrotto.

Ultimo aggiornamento alle ore 00 e 15 del 4 ottobre 2023

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