Il mondo FQ

Inutile la prova muscolare post Caivano sui giovani: manifesto per una scuola mite

Inutile la prova muscolare post Caivano sui giovani: manifesto per una scuola mite
Icona dei commenti Commenti

di Fiore Isabella

“Nel 2022 il pronto soccorso dell’ospedale Bambino Gesù di Roma ha registrato dati sconcertanti: ben 387 tentativi di suicidio tra i giovani, con il 90% delle vittime costituito da ragazze e un’età media di 15 anni”. Questa notizia, carpita spulciando i titoli di “Orizzonte Scuola”, cade a fagiolo nel pieno di una polemica che ha visto l’attuale governo di destra esibirsi in una prova muscolare post-Caivano con l’innalzamento della pena ai minorenni che delinquono.

Sono numeri indicativi di un malessere che non può essere ignorato o risolto, un po’ alla viva il parroco, aumentando le pene per i baby delinquenti e facendo finta di nulla di fronte al grido di disperazione di tanti ragazzi, loro coetanei, vittime della depressione e della solitudine che abbassano repentinamente la loro voglia di vivere.

Io non credo a soluzioni semplici, come le pene più severe per i figli che delinquono. Penso, piuttosto, che il comportamento del mondo infantile ed adolescenziale, figlio dell’essere lasciati in una condizione di solitudine di fronte alle prove della vita, richieda una capacità di lettura della loro sofferenza psicologica che non deve essere ignorata e che deve trovare ascolto e risposte adeguate.

Il governo attuale, sulla scia di un’emozione che ha letteralmente scioccato l’opinione pubblica e sconvolto la vita di tante famiglie, si è comportato come il genitore sbrigativo che di fronte al figlio “degenere” , dopo la sberla di prammatica, gli allunga il tempo del castigo. I ragazzi aggressivi verso gli altri e quelli sempre di più legati all’autolesionismo hanno in comune quel vuoto che gli adulti (famiglie e istituzioni) non sono in grado di riempire adeguatamente.

E come? Investendo risorse perché i luoghi della trasmissione neutra dei saperi si trasformino in luoghi i cui i saperi accatastati siano oggetto di cooperazione e condivisione; che le aule scolastiche siano didatticamente compatibili con i tempi pedagogici dei processi cognitivi, comportamentali e della socializzazione delle competenze.

La scuola italiana, purtroppo, rimane ancora troppo abbarbicata al mito, ormai monocorde, dell’individualismo fine a se stesso, al fare da sé, a non copiare e a non farsi copiare, a competere e non a condividere. Un cambio di prospettiva teleologica si impone alla Scuola italiana, in particolare a quelle di grado superiore alla Primaria, a partire da una ormai improrogabile riflessione sul pensiero pedagogico mite.

Concludo con le parole di Raffaele Iosa che nel suo splendido libro La scuola mite afferma: “Una pedagogia mite trova senso dal fatto che interpreta l’uomo “ascoltandolo” piuttosto che solamente “parlando a lui”, ma soprattutto parlando con lui“. Parlare con i propri figli e con i propri alunni, ascoltarli per comprenderli può essere un passo importante per conoscere le loro debolezze e concorrere a superare le loro solitudini.

Il blog Sostenitore ospita i post scritti dai lettori che hanno deciso di contribuire alla crescita de ilfattoquotidiano.it, sottoscrivendo l’offerta Sostenitore e diventando così parte attiva della nostra community. Tra i post inviati, Peter Gomez e la redazione selezioneranno e pubblicheranno quelli più interessanti. Questo blog nasce da un’idea dei lettori, continuate a renderlo il vostro spazio. Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! Se vuoi partecipare, al prezzo di “un cappuccino alla settimana” potrai anche seguire in diretta streaming la riunione di redazione del giovedì – mandandoci in tempo reale suggerimenti, notizie e idee – e accedere al Forum riservato dove discutere e interagire con la redazione. Scopri tutti i vantaggi!

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione