In un girone così, dominare una gara e portare a casa solo un punto potrebbe trasformarsi in un enorme rimpianto. All’esordio in Champions League il Milan non va oltre lo 0 a 0 contro il Newcastle dell’ex Tonali. La buona notizia per i rossoneri è la prestazione: dimostra di aver assorbito la pesante sconfitta nel derby e di potersi giocare gli ottavi anche nel gruppo più difficile, con dentro Psg e Borussia Dortmund. La brutta notizia è che i bianconeri d’Inghilterra sono parsi tutt’altro che una squadra in forma – i soli 6 punti racimolati in 5 gare di Premier sono lì a confermarlo – ma se ne vanno da San Siro con un punto prezioso, aspettando tempi migliori. La squadra di Pioli invece passerà la nottata a logorarsi nel pentimento per la marea di occasioni gettate al vento. Talvolta eccesso di leziosità, talvolta mancanza di cattiveria: alla fine i 25 tiri tentati senza realizzare nemmeno una rete gridano vendetta.

Nella sua prima serata europea il Milan l’approccio non lo sbaglia. Anzi, già a metà primo tempo meriterebbe ampiamente di essere in vantaggio. La tripla occasione nel giro di un minuto capitata a Pobega, Chukwueze e Giroud è il manifesto di una superiorità rispetto agli inglesi, soprattutto nella pericolosità offensiva. E i cambi scelti da Pioli rispetto al derby sembrano dare quell’energia necessaria per strappare quando il Newcastle concede spazio in campo aperto. Capita spesso. Alla mezz’ora dalla corsia di sinistra arriva un’altra chance ghiotta per Giroud, che di nuovo fallisce. Se all’inizio è sfortuna, il Milan però persevera nei vezzi sotto porta, come Leao che spreca da dentro l’area cercando un improbabile quanto goffo colpo di tacco. Le statistiche di fine primo tempo sono eloquenti: 14 tiri a 2 per i rossoneri, 6 a 0 nello specchio della porta. Il risultato però è altrettanto inequivocabile: 0 a 0.

Il dramma rossonero è che l’equazione si ripete nella ripresa. Il match diventa bruttino, soprattutto per colpa del Newcastle che ha una produzione offensiva arida e confusionaria. Gli inglesi scelgono di coprirsi e provare a spegnere il ritmo. Per l’ultima mezz’ora quindi Pioli toglie Chukwueze e Pobega, inserendo i due esclusi della vigilia: Reijnders e Pulisic. L’olandese ha subito una chance sul suo destro, ma praticamente appoggia una palla perfetta per garantire l’ennesima parata a Pope. In mezzo a un certo immobilismo, il Milan ha un’altra grande occasione di nuovo con Leao che di testa spedisce alto. Manca un quarto d’ora al termine, è l’episodio che scuote i rossoneri e produce altre occasioni. Il Newcastle si arrocca in difesa, ma riesce in qualche modo a respingere le folate offensive della squadra di Pioli. Che se possibile riceve altre brutte notizie: prima Loftus-Cheek esce per un infortunio muscolare alla coscia, poi anche Maignan deve chiedere il cambio per un problema al polpaccio. Sportiello compie pure una parata decisiva nel recupero per evitare la clamorosa beffa. Finisce 0 a 0, San Siro rossonero tributa il suo saluto da brividi a Tonali, ma l’urlo per il gol resta strozzato in gola.

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