L’esordio all’Assemblea FdI di Arianna Meloni tra accuse respinte sulle nomine e “trappole” evocate a porte chiuse. E Rampelli nega divisioni

Nel giorno dell’esordio di Arianna Meloni, sorella della presidente del Consiglio, come neo responsabile della segreteria politica e adesioni di Fratelli d’Italia, all’Assemblea nazionale del partito a Roma, deputati e senatori la difendono di fronte alle accuse di familismo sulle nomine, “È una militante storica“, è il mantra che ripetono tutti, dal sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, passando per la ministra del Turismo, Daniela Santanché, al responsabile organizzazione Giovanni Donzelli.

Tutto mentre è la stessa presidente del Consiglio e leader di FdI, Giorgia Meloni, a evocare ‘trappole’ e ‘fango’ contro di lei e il partito: “Se qualcuno dovesse pensare che l’anno passato sia stato difficile, signori, temo che non abbiate visto niente”, ha spiegato, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, nel corso dell’assemblea a porte chiuse. E ancora: “Il dibattito politico sarà ancora più feroce, gli attacchi si moltiplicheranno, le trappole e i tentativi di disarcionarci anche”, ha aggiunto la premier.

Al termine del vertice interno di Fdi, però, nessuno sembra saper identificare chi dovrebbe “tendere le trappole” evocate dalla presidente, tra chi evoca “la palude” e chi slogan come “la difesa dell’Italia”. “Complotti? No, nessuno, difendiamo l’interesse nazionale”, aggiunge Donzelli.

Sulle nomine, invece, i toni diventano aspri: “Quali nomine in famiglia, dove?”, sbotta Delmastro. Mentre Marcello Gemmato (sottosegretario al ministero della Salute) difende la scelta di nominare Rocco Bellantone, parente del sottosegretario e fedelissimo di Meloni Giovanbattista Fazzolari, alla guida dell’Istituto superiore di Sanità: “Questioni di opportunità? Per lui parla il suo curriculum, è parente di quinto grado…”, taglia corto.

Chi invece nega divisioni, dopo i malumori evocati sulle stesse nomine, è il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ormai da tempo isolato nel partito: “Non ho mai avuto l’intenzione di creare una mia corrente dentro FdI, io sono uno dei fondatori di questo partito”, si difende. E ancora: “Arianna Meloni? È stata a capo della mia segreteria per undici anni…”, ora taglia corto, dopo che i media avevano riportato di un vertice tra i due, per evitare strappi all’Assemblea.

La diretta interessata, invece, si nega alla stampa. Entra ed esce da un ingresso secondario, in ritardo. E lascia l’Assemblea per ultima, dopo la sorella premier e dopo il marito, Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, evitando dichiarazioni.