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Il liceo ricomincia in Dad per mancanza di aule: il caso a Varese. Il preside: “Lavori all’edificio, sarà tutto risolto in due settimane”

Il liceo ricomincia in Dad per mancanza di aule: il caso a Varese. Il preside: “Lavori all’edificio, sarà tutto risolto in due settimane”
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“A causa di lavori di riqualificazione dell’edificio scolastico le classi prime e le classi del corso serale svolgeranno le attività in presenza, mentre le altre classi saranno in dad fino a nuova comunicazione”. La didattica a distanza torna a fare capolino al liceo “Frattini” di Varese ma non a causa del Covid. Il motivo? Mancano le aule. E quindi tutti (o quasi) a casa, a fare lezione online perché il cantiere per i lavori di ristrutturazione dell’edificio di via Valverde non è stato chiuso in tempo per l’avvio dell’anno scolastico.

La prima campanella la sentiranno solo gli studenti più piccoli, quelli che hanno bisogno di un inserimento, di essere accolti dai nuovi docenti e entrare nel ritmo della nuova scuola.

A spiegare al Fattoquotidiano.it la questione è il dirigente Santo D’Angelo insediatosi al liceo dal primo settembre: “L’amministrazione provinciale ha iniziato i lavori di rifacimento del tetto, della pavimentazione e di adeguamento alle norme antincendio a giugno. La consegna era prevista prima del 12 settembre ma non ce l’hanno fatta. Mi ritrovo con sole otto aule disponibili su trentotto. A questo punto abbiamo pensato che la soluzione della didattica a distanza fosse la più efficace anche perché devo far fronte a una mancanza d’organico di collaboratori e amministrativi”.

Le lezioni online sono previste solo per la prima settimana. Dalla seconda saranno utilizzabili quattordici aule su trentotto e gli studenti torneranno a scuola in presenza anche se con una turnazione: il primo ciclo frequenterà al mattino; mentre i più grandi andranno a studiare nel pomeriggio. Il dirigente, tuttavia, è ottimista ed è certo che tra due settimane il problema sarà risolto e tutti i novecento allievi torneranno in classe “de visu”. Altre soluzioni, come il trasferimento temporaneo in altri edifici, sono state scartate perché anche gli altri istituti – secondo quanto ci riporta D’Angelo – hanno difficoltà. “Della questione ne ho discusso – spiega il preside – con l’ufficio scolastico territoriale che ha condiviso con me questa via d’uscita anche perché pensare di spostare i ragazzi in un’altra sede per qualche giorno sarebbe stato un disagio maggiore”.

Il numero uno del “Frattini” ha reso partecipe della decisione anche il presidente del consiglio d’istituto. Una scelta che, tuttavia, ha suscitato qualche reazione di perplessità da parte dei genitori che avrebbero voluto vedere i loro figli in classe, al sicuro, fin dal primo giorno. L’idea che la didattica a distanza possa tornare ad essere quotidianità preoccupa mamme e papà che non amano le lezioni online. Paure che trovano rassicurazioni nelle parole del preside che al “Fatto Quotidano.it” ha garantito di fare tutto il possibile perché al più presto si torni in aula.

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