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Ultimo aggiornamento: 14:49 del 29 Agosto 2023

Guerra in Ucraina, Schlein ai militanti Pd che chiedono la pace: “Va fatto sforzo diplomatico che finora è mancato”

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“La retorica di questa destra è fatta di odio e di muri, ma le soluzioni stanno a zero. In un anno non hanno ottenuto nulla. Anzi, sulla solidarietà europea e sulla redistribuzione dei richiedenti asilo hanno preso una sberla a Varsavia dai loro amici, e anziché lamentarsi è arrivata a dire che avevano ragione loro”. Dall’estremo ponente ligure fino a Sestri Levante, doppia tappa in Liguria ieri per la leader dem Elly Schlein. “È vero”, riconosce a chi gli fa notare che l’approccio con il quale una parte del suo partito, negli anni scorsi, ha trattato le politiche migratorie è stato quello dell’esternalizzazione delle frontiere, degli accordi con i carcerieri libici e di un approccio più attento al decoro urbano che ai diritti delle persone: “Il congresso ci ha aiutato a fare chiarezza su questi temi, a ridare una linea al Pd sulla questione migratoria, su cui troppi errori sono stati fatti. A partire dal finanziamento della guardia costiera libica e dalla mancata abolizione della Bossi-Fini. Serve definire delle vie legali e sicure per l’ingresso, ma non soltanto in Italia, in tutti i paesi europei. È quello che abbiamo provato a fare con la riforma del regolamento di Dublino, ma per farlo bisogna battersi in Europa contro i governi nazionalisti, cosa che la Meloni non può e non vuole fare perché sono i suoi unici alleati”.

Incalzata a margine del comizio dai militanti del Pd ad andare avanti sulla “svolta antimilitarista” dei giorni scorsi, a proposito dell’approccio esclusivamente bellico alla guerra in Ucraina rilancia: “C’è da fare un grande sforzo diplomatico, da parte dell’Unione Europea, che finora è mancato. Si può fare ascoltando anche quello che si sta muovendo intorno, penso alle parole di Papa Francesco, e oggi anche Zelensky inizia a parlare anche di una soluzione politica, non soltanto militare”.

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