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La tassa sugli extraprofitti manifesta una palese discriminazione nel sistema bancario

La tassa sugli extraprofitti manifesta una palese discriminazione nel sistema bancario
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La tassa sugli extra-ricavi delle banche si abbatterà sostanzialmente sui piccoli imprenditori che si vedranno aumentare i prezzi di acquisto della materia prima e/o che assisteranno ad una ulteriore chiusura dei rubinetti di erogazione creditizia. L’ho già detto due settimane fa. Ma occorre aggiungere che, man mano che passano i giorni e la manovra assume connotati diversi, si manifesta anche una palese discriminazione all’interno del sistema bancario sulla base del modello di business adottato che penalizza, paradossalmente, le banche più orientate a servire gli interessi dei piccoli imprenditori.

Ricordiamo che la tassa verrà applicata sui bilanci del 2022 e del 2023. Il prelievo si attiverà qualora il margine di interesse registrato nel 2022 superi del 3% il valore dell’esercizio del 2021. Tale percentuale aumenterà al 6% confrontando i dati del 2023 con quelli del 2022. Il margine di interesse è calcolato come differenza tra gli interessi attivi e gli interessi passivi. Gli interessi attivi sono quelli che la banca incassa come guadagno per aver concesso prestiti, mutui o altri tipi di finanziamenti alla clientela. Gli interessi passivi, invece, sono quelli che la banca stessa deve pagare alla clientela, in particolare sui conti correnti con un saldo positivo (come nella maggior parte dei casi) o sui conti deposito o prodotti similari con esclusione, ecco una delle ultime novità, degli interessi maturati sui Btp.

Ebbene, sapete quali sono le banche che detengono più titoli di Stato nel nostro paese? Intesa San Paolo, Unicredit, Banco BPM, Bper e Mps, praticamente gli istituti di credito che sostengono l’economia del nostro paese con l’attività di finanziamento di piccole imprese e famiglie. Una conferma arriva anche da uno studio pubblicato da Milano Finanza che ha pesato l’impatto in termini percentuali sui bilanci delle principali banche del Sistema.

Come si può notare sono avvantaggiate le banche più orientate ai servizi di gestione del risparmio e alle relative commissioni. Una indicazione anche per le banche di sistema? Si ritornerà a fare pressione per vendere polizze assicurative e fondi comuni di investimento? Il credito non sarà più cardine dei profitti per diverse banche ed è destinato a divenire ancora più residuale.

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