Pochi giorni fa era stata dichiarata colpevole per avere ucciso sette neonati e tentato di assassinarne altri sei mentre lavorava nel reparto di maternità del Countess of Chester Hospital, nell’Inghilterra occidentale, tra il 2015 e il 2016. Adesso per l’infermiera killer di neonati, Lucy Letby, è arrivata la condanna della Manchester Crown Court: ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale. Nel leggere la sentenza in diretta tv il giudice James Goss ha parlato di “premeditazione, calcolo e malizia” nelle azioni compiute da Letby, che hanno avuto un “impatto immenso” su molte famiglie.

Si tratta di una pena massima inferta raramente dalla giustizia britannica. Il giudice ha parlato di “profonda malvagità al limite del sadismo” da parte di Letby, che comunque ha continuato a negare i crimini compiuti da infermiera, dichiarandosi sempre innocente. “Non ha mostrato rimorso e non ci sono circostanze attenuanti“, ha aggiunto il giudice. La gravità del caso giudiziario è stata sottolineata anche dall’intervento del Crown Prosecution Service, secondo cui la condannata “non sarà mai più in grado di infliggere le sofferenze” da lei causate.

L’infermiera 33enne era stata individuata ed arrestata nel 2018 e durante il processo, iniziato lo scorso ottobre, i pm hanno accertato che nella struttura sanitaria era stato registrato un aumento dei casi di morte e deterioramento improvviso dello stato di salute dei neonati senza una motivazione apparente. Secondo quanto deliberato dalla giuria del Tribunale di Manchester, la donna era presente in ciascuno dei casi sospetti come una “presenza malevola costante” nell’unità neonatale nel momento in cui i bimbi si sono sentiti male o sono morti. Durante il processo i pubblici ministeri hanno appurato che l’infermiera recava danni ai neonati con metodi che non lasciavano tracce – come l’iniezione deliberata di aria, l’alimentazione eccessiva e l’avvelenamento con insulina – per poi convincere i colleghi che il crollo del quadro clinico fosse avvenuto in maniera naturale.

La pronuncia della sentenza è avvenuta in assenza della condannata, che ha scelto di restare in cella e non presentarsi in aula scatenando forti polemiche. La notizia ha sollevato molte polemiche nel Regno Unito per il fatto che Letby avrebbe dovuto ascoltare quanto veniva dichiarato sui reati commessi quando lavorava nell’ospedale pubblico a sud di Liverpool e affrontare le famiglie dei neonati uccisi. Anche il premier Rishi Sunak è intervenuto accusando di “codardia” le persone colpevoli di crimini così efferati che non affrontano le loro vittime.

Intanto rimango dubbi su altri casi sospetti: secondo quando riporta il Guardian, la polizia ritiene che Lucy Letby possa aver fatto del male a decine di altri bambini in due ospedali nel nord-ovest dell’Inghilterra. La fonte citata dal giornale ha affermato che i detective hanno identificato circa 30 bambini che hanno subito incidenti “sospetti” all’ospedale Countess of Chester, dove lavorava l’infermiera killer. Letby era in servizio durante ognuno di questi incidenti inspiegabili. La polizia sta anche esaminando le cartelle cliniche dei bambini nati nell’ospedale femminile di Liverpool, dove lavorava anche Letby. Questi 30 bambini, tutti sopravvissuti, si aggiungono agli altri per i quali è arrivata la condanna all’ergastolo.

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