Le donne iraniane che escono di casa a capo scoperto, senza indossare l’hijab, potranno da oggi essere punite con una pena fino a 15 anni di carcere e una multa di oltre 5mila euro. È quanto previsto in un nuovo disegno di legge approvato da una speciale commissione parlamentare della Repubblica islamica dell’Iran, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Tasnim. Nella delibera è stato consultato anche il leader supremo Ali Khamenei, cui spetta l’ultima parola in qualunque decisione strategica. L’inasprimento della pena riguarda anche le donne straniere che potranno essere espulse in caso di violazione del codice di abbigliamento, e quanti si rendano colpevoli di insultare una donna che indossa l’hijab. Per questi ultimi sono previsti fino a 6 mesi di carcere e 74 frustate.

Indossare l’hijab è legge in Iran da più di 40 anni, ma la repressione del regime di Teheran si è inasprita in seguito alle proteste che da settembre del 2022 hanno infiammato il Paese in seguito alla morte di Mahsa Amini, la giovane deceduta dopo essere stata arrestata con l’accusa di non indossare correttamente il velo. Dallo scorso luglio sono infatti tornate per le strade dell’Iran le pattuglie della Polizia morale con il compito di controllare che le donne indossino nel modo corretto l’hijab e punire qualunque trasgressione, dopo la diffusione di alcune voci, rivelatesi infondate, secondo cui le pattuglie sarebbero state ad un passo dall’essere abolite.

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