Un’infermiera britannica di 33 anni, Lucy Letby, è stata giudicata colpevole dell’omicidio di 7 neonati e del tentato omicidio di altri 6 mentre lavorava nel reparto neonatale dell’ospedale di Chester tra il 2015 e il 2016.

La donna era stata individuata ed arrestata nel 2018 e durante il processo, iniziato lo scorso ottobre, i pm hanno accertato che nella struttura sanitaria era stato registrato un aumento dei casi di morte e deterioramento improvviso dello stato di salute dei neonati senza una motivazione apparente. Secondo quanto deliberato dalla giuria del Tribunale di Manchester, la donna era presente in ciascuno dei casi sospetti come una “presenza malevola costante” nell’unità neonatale nel momento in cui i bimbi si sono sentiti male o sono morti.

La donna, che secondo quanto riferito dalla Bbc non era presente in aula, si è sempre detta innocente. Negli scorsi mesi era stato trovato nel suo appartamento un diario in cui riportava le iniziali delle sue vittime, con accanto la data di nascita e di morte di ognuno, insieme ad una quantità di post-it nei quali appuntava dichiarazioni deliranti e contrastanti, scrivendo di “averli uccisi di proposito“, per poi smentire tutto: “Non ho fatto niente di male e loro non hanno prove, quindi perché dovrei nascondermi?”. Durante il processo i pubblici ministeri hanno appurato che l’infermiera recava danni ai neonati con metodi che non lasciavano tracce, quali l’iniezione deliberata di aria, l’alimentazione eccessiva e l’avvelenamento con insulina, per poi convincere i colleghi che il crollo del quadro clinico fosse avvenuto in maniera naturale.

“Nelle sue mani”, ha affermato il procuratore Pascale Jones, “sostanze innocue come aria, latte o farmaci come l’insulina sono diventati letali. Ha usato come arma il suo mestiere per infliggere danni, dolore e morte. Più e più volte ha fatto del male ai bambini, in un ambiente che avrebbe dovuto essere sicuro per loro e per le loro famiglie”, ha commentato, aggiungendo che “i genitori sono stati esposti alla sua morbosa curiosità e alla sua finta compassione”. In seguito al giudizio di colpevolezza il governo britannico ha annunciato che lancerà un’inchiesta indipendente volta ad esaminare le circostanze di quanto avvenuto nella struttura pubblica inglese e garantire alle famiglie delle vittime “le risposte di cui hanno bisogno”.

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