Il mondo FQ

Giustizia

Ultimo aggiornamento: 12:06 del 20 Luglio 2023

Riforma giustizia, Sabella a La7: “Non risolve niente, io mi vergogno. Si rischia di più per un rave che sparando con un kalashnikov in piazza”

Icona dei commenti Commenti

“Non si può parlare di riforma della giustizia cambiando 4 norme relative più a vicende di pancia che ai problemi veri riguardanti milioni di utenti della giustizia. Questa non è una riforma, ma è il solito intervento chirurgico a macchia di leopardo, come tanti a cui abbiamo assistito dall’entrata del codice di procedura penale. Manca tutto“. Così a In Onda Estate (La7) Alfonso Sabella, giudice presso il tribunale di Napoli, boccia il ddl Nordio sulla giustizia, spiegando: “In questa riforma mancano proprio le norme che ci mettano nelle condizioni di poter lavorare. Oggi io magistrato, che devo metterci la faccia sotto il cartello con la scritta ‘La legge è uguale per tutti’, mi vergogno, perché il servizio che diamo ai cittadini è pessimo. Abbiamo fatto così tanti interventi non organici sul sistema giudiziario da averlo devastato”.

E ribadisce: “Certe volte mi vergogno, perché non riesco a a dare risposte decenti ai cittadini che vengono in tribunale, ritenendo di trovare giustizia. E invece trovano situazioni farraginose e una logistica di cui c’è solo da vergognarsi. Ma queste cose da anni non interessano a nessuno. Basti pensare all’applicazione della riforma Cartabia sulle videoregistrazioni: hanno fatto un pasticcio da paura – continua – Dicono che ci sono i soldi del Pnrr e non c’è neppure un server dove riversare quelle videoregistrazioni. Per come è ridotto adesso il codice penale, vi rendete conto che si rischia di più per partecipare a un rave party che a sparare con un kalashnikov in piazza del Popolo?“.

Sabella, infine, invoca una revisione organica del sistema giudiziario e una riforma seria della giustizia: “Ci volete dare degli strumenti con cui lavorare? Guardate, io lancio una provocazione: reintroducete l’autorizzazione a procedere ed estendetela anche ai sindaci o a 100, 1000 persone a vostra scelta. Però, per tutto il resto, fateci lavorare. Fate in modo che, quando io vado in tribunale, posso dare una risposta ai cittadini”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione