Attualità

Punisce le auto in sosta vietata imbrattandole con scritte giganti: “Le persone ora credono che io parcheggi sempre nel posto riservato ai disabili”. Ma chi è “Free Park”?

Uno degli automobilisti colpiti si difende: "Adesso le persone pensano che io sia abituato a parcheggiare sui posti riservati ai disabili, ma non è così. Ecco come avevo parcheggiato veramente"

di Paolo Aruffo

Finché sono i muri ad essere imbrattati e vandalizzati, quasi non se ne parla (tranne rare eccezioni, come quella recente del Colosseo). Ma se vengono toccate le automobili, allora cambia tutto. A Roma, poi, diventa “un caso” (e chi scrive – non senza una nota di amarezza – è un romano doc; guai a toccarci la maghina, come si dice in romanesco). Ma torniamo alla notizia di oggi. Di chi stiamo parlando? Di “Free Park“, definito come il giustiziere delle auto in sosta selvaggia. A parlarne, tra gli altri, è il Corriere, che rivela il modo e le zone in cui agisce il protagonista di questa bizzarra storia, che divide l’opinione pubblica. C’è chi lo difende, ringraziandolo per il servizio che svolge e chi, invece, ricorda come sia lui stesso a commettere un illecito, per condannarne un altro. Per chi non lo sapesse, infatti, “Free Park” agisce di notte, imbrattando le automobili in sosta vietata con una scritta a caratteri cubitali (per l’appunto, “Free Park”).

Pare che sia attivo specialmente nella zona Est della capitale, nel quartiere Tuscolano-Quadraro. A metà giugno circa, era stato un Suv bianco a subire la punizione. Il motivo? Aveva parcheggiato sul posto disabili. Poi, più di recente, è stata una Mazda Mx-30 blu la vittima scelta dal giustiziere, poiché parcheggiata male, in mezzo alla strada. “Ora chiunque si sentirà autorizzato a compiere atti di vandalismo sulle macchine altrui per colpa di questa persona e di chi lo applaude. Mi dica lei se è normale”, ha detto a Repubblica uno dei proprietari colpiti da Free Park. Poi ha aggiunto: “Da quando sono stato marchiato, le persone vedono la mia macchina e pensano che io sia abituato a parcheggiare sui posti riservati ai disabili, ma non è così”. Quindi, cercando di difendersi, ha detto: “La mia macchina era parcheggiata come tante altre, a spina di pesce. Teoricamente lì bisognerebbe metterle in parallelo, ma così facendo ci sarebbero meno parcheggi. Quando è stata imbrattata la macchina avevo mezzo pneumatico sul marciapiede. Ho fatto la denuncia, ma non ho saputo ancora nulla. L’automobile la venderò, Roma è il far west, meglio muoversi in metro o in scooter. [..] Free Park? È un delinquente, non ci si fa giustizia da soli“. Non si sa, al momento, che volto abbia questo nuovo personaggio che anima la città: “Stiamo facendo le verifiche del caso, faremo sapere se viene individuato”, il commento da parte del Corpo di Polizia Locale che sta indagando sul caso, dopo le denunce. Certo è che, se i cittadini fossero più civili e le Istituzioni più presenti, “Free Park” non avrebbe ragion d’esistere. Ma questo è un altro discorso.

Punisce le auto in sosta vietata imbrattandole con scritte giganti: “Le persone ora credono che io parcheggi sempre nel posto riservato ai disabili”. Ma chi è “Free Park”?
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Precedente
Precedente
Successivo
Successivo

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione