“È stato spaventoso, ho davvero pensato di morire”. Wojciech Szczesny riavvolge il nastro fino alla serata del 13 aprile scorso, quando durante la partita contro lo Sporting Lisbona, era stato costretto a uscire dal campo per un forte dolore al petto. Dal rapporto con Massimiliano Allegri al malore accusato in Europa League, il portiere bianconero ripercorre la sua ultima stagione nell’intervista rilasciata a Canal Plus sport Polonia.

Szczesny parte però parlando della Nazionale e del suo futuro: “Quando arriverà il ritiro con la Polonia? Sì, è molto vicino, sto giocando già più a lungo del previsto. Smetterò quando sentirò di non poter dare il 100% in campo, quindi voglio finire ad alto livello. Non lo annuncerò, lo terrò come sorpresa perché non voglio nessun addio“. Cosa farà dopo? “Voglio giocare un po’ per divertirmi, non so davvero in che modo o come. Mi concentro principalmente sulla mia famiglia e mio figlio, durante una stagione trascorro un terzo del mio tempo da solo e non è divertente per mio figlio e ovviamente per me. Un giorno, mentre stavamo parlando di porre fine alla mia carriera con la mia famiglia, mio figlio ci ha sentito e mi ha chiesto se passerò più tempo con lui dopo aver smesso, ho risposto di e mi ha chiesto se potessi ritirarmi adesso, mi sono molto emozionato“.

Il portiere bianconero è torna sul malore accusato in campo il 13 aprile scorso: “Dopo aver passato una palla al difensore mi sentivo come se il mio cuore stesse per esplodere, durante un calcio d’angolo ho detto a Milik che stavo male ma gli avversari lo avevano già battuto. Il dolore al petto era orribile, fino ad oggi non sappiamo ancora quale fosse la ragione dietro, probabilmente problemi alla schiena o alla colonna vertebrale“. Infine sul rapporto con Allegri, Szczesny racconta: “Siamo molto amici, lo rispetto perché è capace di dirmi cose che nessun altro farebbe, siamo anche vicini di casa da quando mi sono trasferito a Torino quindi direi che è un mio grande amico“.

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