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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 10:05 del 16 Giugno 2023

“Oggi c’è una sanità di classe, così si aumentano le disuguaglianze”: la protesta dei sanitari liguri. E denunciano: “Pazienti in barella per giorni al Ps”

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“Sanità pubblica, se non la curi non ti cura”. Con questo slogan la Cgil, partendo da Genova, promuove una mobilitazione regionale a sostegno della sanità pubblica ligure. In piazza, davanti al pronto soccorso dell’Ospedale Galliera, alcune centinaia di persone tra medici e operatori sanitari e cittadini: “Denunciamo i gravi disagi che in Liguria viviamo da mesi – si legge nel comunicato – attese estenuanti per i pazienti, picchi di affluenza ingestibili che mettono in difficoltà gli operatori, situazioni di esasperazione che spesso sfociano in vere e proprie aggressioni verbali e fisiche nei confronti dei sanitari solo sono alcune delle criticità vissute nei pronto soccorso”.
Presente con i manifestanti anche il direttore del Pronto soccorso Paolo Cremonesi, che commenta sarcasticamente “Toti non vuole” a chi gli chiede di rilasciare una battuta mentre l’addetta stampa gli ricorda che la direzione sanitaria ha chiesto il silenzio.

La Cgil chiede un piano straordinario di assunzioni e di stabilizzazioni, la diminuzione delle liste d’attesa, più posti letto nei reparti e risorse per la diagnostica, più servizi e cure per anziani e non autosufficienti, più risorse nei fondi sanitari regionali e nazionali e un piano concreto di manutenzione per le strutture sanitarie. La mobilitazione ligure si colloca nell’ambito delle manifestazioni regionali in vista di quella nazionale prevista a Roma il prossimo 24 giugno in difesa del Sistema Sanitario Nazionale, che dopo la pandemia ha visto ridurre anziché aumentare i suoi fondi.

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