Roma, quartiere Ardeatino: intorno alle 11.30 viene ritrovato il corpo di una donna riverso sul letto all’interno della propria abitazione. Si tratta di Simona Lidulli, 64 anni. Il cadavere del compagno, Valerio Savino, viene rinvenuto poco dopo, all’interno della sua vettura, nel parcheggio di un centro commerciale non lontano dalla zona in cui la coppia risiedeva. L’uomo, che si sarebbe ucciso con un colpo di pistola, aveva annunciato sui social: “Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di Simona finiscono qui. Insieme da sempre e per sempre. Un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell’Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male”. Le prime ricostruzioni si sono quindi concentrate sull’ipotesi di un possibile femminicidio-suicidio; tuttavia in seguito è stato rintracciato un post social della donna anch’esso contenente un messaggio di addio. Non si esclude dunque che si possa trattare di un doppio suicidio e le dinamiche restano interamente da chiarire.

Nel corso della mattinata, sotto il post di Valerio Savino molti amici e parenti hanno tentato di dissuaderlo dai propositi annunciati: “Non fare stupidaggini“, “chiamami”, “come possiamo aiutarvi?”, si legge in un susseguirsi di preoccupazione e paura di chi, evidentemente, conosceva la coppia. Dalla lettura del post è partita la segnalazione alle forze dell’ordine da parte di parenti e amici, qualcuno ha anche taggato la polizia di Roma Capitale e scritto l’indirizzo pregando di andare a controllare. Poi la tragica notizia data un utente tra i commenti: “Valerio e Simona ci hanno lasciato”.

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