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“Gina Lollobrigida si rivolterà nella tomba”: gli amici dell’attrice indignati per la presenza di Rigau e Milko Skofic all’inaugurazione della mostra a lei dedicata

Gli amici storici della diva affidano a FqMagazine la loro rabbia per la presenza di persone invise all'attrice all’inaugurazione della mostra a lei dedicata che in programma a Roma a Palazzo Poli l’8 giugno

di Morena Zapparoli

“Sono rimasta allibita nell’apprendere che alla conferenza stampa di presentazione della mostra ‘I mondi di Gina’ saranno presenti persone che lei non avrebbe mai voluto nel suo mondo. Mi sembra di sentire il suo dolore, la sua solitudine davanti ad un figlio che si allea con un fantomatico marito, un figlio a cui non ha mai fatto mancare nulla”. Non nasconde l’indignazione Cristina Garaffa, amica di Gina Lollobrigida da oltre trent’anni, per la presenza di persone invise alla diva all’inaugurazione della mostra a lei dedicata che in programma a Roma a Palazzo Poli l’8 giugno. Si tratta di una rassegna, promossa dal sottosegretario al Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni, e dall’Archivio Luce Cinecittà, che vedrà esposte 120 fotografie, costumi, gioielli e oggetti che raccontano l’artista di fama internazionale che non fu solo attrice ma anche fotografa, disegnatrice, scultrice e cantante. Il riferimento, neanche troppo velato, fatto dalla signora Garaffa, è al figlio della Lollo, Milko Skofic che si è alleato con Xavier Rigau, il sedicente marito della “Lollo” che la stessa attrice non ha esitato a definire più volte pubblicamente “un mascalzone che dovrebbe passare il resto dei suoi giorni in galera”.

“Invitare Rigau equivale a far rivoltare nella tomba la mia cara amica Gina e a farla morire una seconda volta“, tuona l’amica parlando con FqMagazine e rammentando il matrimonio per procura che Rigau fece contrarre alla Lollo con l’inganno e la sentenza che, pur accertando che l’imprenditore spagnolo non ottenne un ingiusto profitto patrimoniale, ricostruì e riconobbe la sua condotta truffaldina. Cristina Garaffa ricorda anche la dispensa papale del 19 gennaio 2019 firmata da papa Francesco dove si stabilisce la “dissolutio vinculi” e si afferma che il matrimonio fra Lollobrigida e Rigau non è mai esistito per assenza di convivenza, rapporti intimi e affettivi e mutua assistenza. A questo proposito, un altro amico di Gina, Luciano Capozzi, costumista che vanta anch’egli una frequentazione trentennale con l’attrice, dice a FqMagazine: “Non mi capacito del fatto che un’iniziativa che avrebbe dovuto avere l’unico scopo di celebrare il grande talento di un’artista come la nostra cara Lollo possa diventare l’occasione per accendere i riflettori su persone che erano totalmente a lei invise”.

Anche Giancarlo Planta, regista, dichiara: “Gina sarebbe inorridita se avesse saputo che le Istituzioni permettono che ad un evento a lei dedicato siano invitate persone di cui lei non aveva alcuna stima, persone che non si sono mai curate dei suoi interessi, delle sue passioni, della sua salute”. In altre parole, se le Istituzioni avevano intenzione di evitare la presenza di persone coinvolte in procedimenti giudiziari e per questo hanno scelto di non invitare l’assistente della Lollo, Andrea Piazzolla, parimenti avrebbero dovuto evitare la presenza di Javier Rigau anche nell’ipotesi che questa sia stata voluta e caldeggiata dal figlio dell’attrice, Milko Skofic. Nonostante la mostra sia stata organizzata parecchie settimane fa e gli inviti a Milko Skofic e Xavier Rigau mandati per tempo, il sottosegretario Borgonzoni ha mandato una mail con l’invito ad Andrea Piazzolla solo poche ore prima della conferenza stampa, un invito che Piazzolla ha dovuto ovviamente declinare. Nonostante Gina avesse sempre affermato pubblicamente che Andrea Piazzolla era l’unica persona che si era presa cura di lei, l’aveva resa felice e non l’aveva mai lasciata sola.

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