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Il principe Harry è atteso all’Alta Corte di Londra ma non si presenta: “Ha fatto tardi per festeggiare il compleanno della figlia”

Di certo c'è che la sua testimonianza ha portata storica

di F. Q.

Doveva essere la prima apparizione in tribunale di un membro della famiglia reale dopo 130 anni ma l’attesa è stata delusa. Il principe Harry ha dato infatti forfait all’udienza presso l’Alta Corte di Londra dove era in programma un’udienza nell’ambito della causa da lui intentata contro il Mirror Group Newspapers (Mgn), il gruppo editoriale del tabloid Mirror, per le presunte intercettazioni illegali ai suoi danni nel periodo compreso fra il 1995 e il 2011. Il motivo? E’ stato il suo avvocato David Sherbone a rivelarlo (non senza una punta di risentimento): non è arrivato in tempo a Londra perché si è trattenuto a Los Angeles per festeggiare il secondo compleanno della sua secondogenita Lillibet Diana, che cadeva proprio il 4 giugno. E così l’udienza è stata rinviata ad oggi: il giudice Francourt si è detto “un po’ sorpreso” dal fatto che il principe non sia presentato oggi in aula, dal momento che erano state date indicazioni che il teste fosse disponibile già dal giorno prima della propria deposizione. L’avvocato del gruppo Mirror, Andrew Green, si è detto a sua volta “molto risentito” per la mancata apparizione del principe, affermando che questa rischia di “far perdere tempo” al processo.

Di certo c’è che la sua testimonianza ha portata storica: per la prima volta da oltre un secolo un membro della famiglia reale britannica, in questo caso il figlio del sovrano regnante Carlo III, si deve presentare per testimoniare in una corte di giustizia del Regno Unito. Harry è arrivato ieri a Londra dalla California dopo il compleanno della figlia Lilibet. Il precedente storico è quello riguardante Edoardo VII, che testimoniò in un processo per diffamazione nel 1890 prima di diventare sovrano.

E’ previsto che Harry affronti il controesame degli avvocati difensori dei vertici aziendali del Mirror e di quelli dei responsabili giornalistici dell’epoca. Già oggi i legali di Mgn hanno protestato per l’assenza del principe affermando che il team del gruppo editoriale era già pronto per sentirlo lamentando una inutile perdita di tempo. Quella contro il Mirror è una delle tre azioni legali avviate dal duca assieme ad altri vip contro altrettanti gruppi editoriali titolari dei tre principali tabloid scandalistici del Regno (Mgn, Associated Newspapers, News Group Newspapers) tutti accusati di spionaggio, intercettazioni illegali e violazione della privacy nell’ambito di vicende che in parte risalgono a diversi anni fa. In questo caso la querela prende di mira direttamente i vertici aziendali e alcuni ex direttori del Mirror (che negano o almeno sfidano il principe a presentare le prove in suo possesso), incluso il controverso Piers Morgan: attuale anchorman televisivo e nemico giurato sia di Harry sia della sua consorte Meghan.

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