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Edgars Rinkevics è il primo presidente gay della Lettonia: “Farò il possibile per far fiorire il Paese”

Edgars Rinkevics è il primo presidente gay della Lettonia: “Farò il possibile per far fiorire il Paese”
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Edgars Rinkevics è stato eletto presidente della Lettonia, dopo tre round di votazioni del Saeima, il Parlamento lettone riunito oggi in seduta plenaria che ha infine premiato il ministro degli Esteri uscente. Il neo presidente ha ottenuto 52 voti, uno in più della maggioranza necessaria, e ha avuto la meglio sui suoi sfidanti, l’attivista Elina Pinto e l’imprenditore Uldis Pilens. “Vorrei ringraziare chi mi ha sostenuto e chi non l’ha fatto. Penso che questo processo, le discussioni con i miei rivali, abbiano mostrato la democrazia lettone a un livello molto alto. Farò tutto il possibile affinché il nostro Paese fiorisca e la nostra società sia unita e sono pronto a collaborare con il Saeima e il governo”, sono state le parole di Rinkevics subito dopo l’elezione.

Nato nel 1973, omosessuale dichiarato, il 49enne ha iniziato la sua lunga carriera nella burocrazia statale a partire dal 1995, quando è entrato a far parte del Dipartimento di programmazione politica del ministero della Difesa. Poi nel 1997 il ruolo di segretario di stato alla Difesa e in seguito quello di vicecapo della delegazione lettone durante i negoziati per l’adesione del Paese baltico alla Nato. Capo ufficio della presidenza della Repubblica durante il mandato di Valdis Zalters (2008-2011), ha ricoperto ininterrottamente l’incarico di ministro degli Esteri dal 2011 fino ad oggi. La candidatura di Rinkevics al mandato presidenziale (che avrà inizio nel mese di luglio) è stata sostenuta dal partito Nuova Unità del primo ministro Krisjanis Karins.

“Congratulazioni al nuovo presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics. L’Europa continua a contare sul suo impegno personale e sul forte sostegno della Lettonia all’Ucraina. La nostra priorità deve essere la tutela dei nostri valori”: l’elezione è stata commentata così via Twitter dalla presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola.

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