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Harry e Meghan, tutto quello che non torna sull’incidente “quasi catastrofico”: “Nessuno è mai stato in pericolo, anzi, Meghan sorrideva” – LA FOTO

Da Buckingham Palace né da Kensington Palace, leggi, da Carlo III e da William, non sarebbe uscita nessuna reazione ufficiale. Che abbiano minimizzato anche loro l’accaduto?

di Antonella Zangaro

L’incubo ritorna, Harry e Meghan come Lady Diana. Eppure, nella versione dell’incidente “quasi catastrofico” che li avrebbe coinvolti la notte del 16 maggio, all’uscita dell’evento al quale avevano partecipato a New York, c’è qualcosa che non torna. La versione ufficiale dell’accaduto, fornita dalla portavoce della coppia, non coinciderebbe con quella del tassista che, per ultimo, avrebbe guidato i due attraverso le strade di Manhattan guadagnando una mancia di 40 dollari per una corsa di 10 minuti.

Sukhcharn Singh, intervistato dalla BBC, ha ammesso che la coppia, che si trovava anche in compagnia della madre di Meghan, è stata inseguita dai paparazzi, ma non per questo la situazione si poteva definire “pressoché catastrofica”. Ancora, parlando microfoni di NBC, l’uomo, che si è detto abituato ad avere come passeggeri anche dei vip, ma che il racconto di quella notte è stato “tutto un po’ esagerato”, insomma, non ci sarebbe troppo da ricamarci sopra. “New York è la città più sicura dove stare. Ci sono agenti ad ogni angolo, ci sono stazioni di polizia, quindi non c’è ragione per avere paura a New York” ha insistito l’uomo che si è trovato al centro di una bufera, più che altro mediatica, a questo punto.

Concetto questo rafforzato anche dalle dichiarazioni successive nelle quali ha evidenziato di non essersi mai sentito in pericolo durante quel tragitto ad ostacoli, certo, ma che ha escluso possa assolutamente essere paragonato a quegli inseguimenti per le strade della Grande Mela che “siamo abituati a vedere nei film”. Insomma, tutt’altra versione rispetto a quanto dichiarato dai canali ufficiali della coppia. La capo ufficio stampa dei duchi di Sussex, Ashley Hansen, in esclusiva per Sky, avrebbe sottolineato come non le fosse mai capitato prima di quella notte di toccare con mano la vera vulnerabilità, la profonda fragilità dei due, che si sarebbero mostrati particolarmente “spaventati e scossi”.

Ad intervenire sul fatto, anche il biografo di Harry e Meghan, Omid Scobie che ha regalato a BBC Radio 4 una versione piuttosto verosimile del traffico newyorkese: “Leggendo il comunicato stampa relativo all’accaduto, sembra di vedere una scena tipo Fast and Furious nel mezzo di New York City, dove si sa, si procede a passo di lumaca”. La sua idea, invece, somiglia più ad una situazione tipo gatto e topo nella quale la dinamica è molto più in stile stop&go. In alcuni momenti, ha chiarito Scobie, il traffico costringeva il taxi a rallentare o fermarsi e allora, sì, che si trovava circondato da auto e moto dei paparazzi; ma in altri, quando c’era via libera, la macchina accelerava e cercava di seminarli. Ovviamente la reazione dei paparazzi non si è fatta attendere; quattro fotografi freelance avrebbero le prove, attraverso i loro scatti, che nessuno aveva intenzione di causare stress né tantomeno danni e le foto di una Meghan sorridente dentro il taxi ne darebbero evidenza.

Di più, sarebbe stato piuttosto uno dei SUV della scorta dei duchi ad avere una guida spericolata bloccando le strade ed essendo stao, per questo, bloccato dalla polizia. Insomma, secondo la dichiarazione diffusa dai paparazzi, non ci sarebbero state “quasi-collisioni, né quasi-incidenti sulle strade di New York” e di conseguenza “la coppia non sarebbe mai stata veramente in pericolo”. Ma a dare il colpo di grazia alla versione dei duchi del Sussex, notoriamente ossessionati dai media e dal ricordo di quando accaduto a Lady Diana, ci sarebbe la versione della polizia. Due poliziotti presenti sulla scena avrebbero minimizzato gettando acqua sul fuoco del racconto fornito: “una situazione un po’ caotica”, sì, ma “non quasi-catastrofica”. Che si tratti di una strategia mediatica studiata a tavolino per far parlare di sé e avvalorare le proprie tesi? Il web è scatenato tra sostenitori e accusatori, chi invece, almeno per le prime 24 ore, non ha dato traccia di sé sarebbero i familiari di Harry. Da Buckingham Palace né da Kensington Palace, leggi, da Carlo III e da William, non sarebbe uscita nessuna reazione ufficiale. Che abbiano minimizzato anche loro l’accaduto?

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