Presentata per la prima volta nel 2017 e aggiornata diverse volte negli anni successivi, la Range Rover Velar si rinfresca ancora, ma sempre mantenendo le sue proporzioni equilibrate e il design riduttivo. La nuova griglia frontale, il tetto sospeso, la linea di cintura ininterrotta e le maniglie delle porte a filo, sono le caratteristiche salienti della Velar, a cui si aggiungono anche i nuovi fari pixel led e l’inedito paraurti posteriore.

All’interno dell’abitacolo debutta il touchscreen singolo in vetro curvo da 11,4 pollici che è integrato nella consolle centrale ed è posizionato più in alto per migliorare l’ergonomia. La schermata iniziale è stata ridisegnata per controllare digitalmente tutte le funzionalità di guida, comfort e praticità. I comandi per il clima, sedili e il volume audio sono sempre visibili su ciascun lato dello schermo tramite nuove barre laterali, con controlli di scorrimento multifunzionali su entrambi i lati.

All’inizio di ogni viaggio viene presentato un pannello Pre-Drive per un rapido accesso alle funzioni comunemente utilizzate, come i vetri dei finestrini e i sedili riscaldabili opzionali. In ogni caso, circa l’80% delle attività può essere eseguito con due tocchi dalla schermata iniziale e per quanto riguarda la connettività, sia Android Auto che Apple CarPlay si collegano senza fili, mentre il telefono staziona sulla piastra di ricarica. Con l’80% dei moduli del veicolo programmabili e in grado di ricevere gli aggiornamenti wireless, la Range Rover Velar non necessita di visitare i centri assistenza per le operazioni di routine, anche perché ha una SIM interna che garantisce il collegamento con il cloud.

L’infotainment Pivi Pro7 integra anche Amazon Alexa che si controlla con i comandi vocali naturali. Una suite completa di tecnologie si occupa del comfort di bordo e secondo Land Rover la nuova Velar è la più silenziosa del suo segmento grazie al sistema che cancella i rumori provenienti dalla strada: i sensori rilevano le frequenze esterne ed elaborano automaticamente delle frequenze antagoniste riducendo il livello di rumore interno di almeno 4 dB. A questo si aggiugnge il sistema Cabin Air Purification Plus che attraverso il climatizzatore garantisce il filtraggio del particolato PM 2,5.

Per quanto riguarda i rivestimenti, invece, ci sono diverse opzioni alternative alla pelle, come la lana danese Kvadrat con inserti UltrafabricsT in poliuretano, traforati a schema Diamond Herringbone. Rispetto ai pellami, questo misto lana è più leggero del 58%, ha un aspetto moderno e una migliore risposta al tatto.

Parlando infine di motorizzazioni sono confermati i 4 cilindri 2 litri, sia benzina che Diesel, rispettivamente da 250 e 204 CV, a cui si aggiunge il 3 litri 6 cilindri in linea turbodiesel da 300 CV. Il top di gamma è rappresentato dalla ibrida plug-in P400e, il cui powertrain è stato aggiornato. L’unità elettrica rimane da 105 kW di potenza, ma ora è alimentata da una batteria più capiente che raggiunge i 19,2 kWh e accetta la ricarica in corrente continua fino a 50 kW di potenza. In questo modo l’autonomia in modalità elettrica (omologata WLTP) passa da 53 a 64 km e si può raggiungere una velocità massima di 140 km/h. Per quanto riguarda le prestazioni, con una potenza di sistema di 404 CV, la Velar P400e scatta da 0-100 km/h in 5,4 secondi e può raggiungere i 209 km/h. Per quanto riguarda gli allestimenti, si può scegliere tra Velar S, Dynamic SE, Dynamic HSE e Autobiography, con prezzi che partono da 71.100 euro.

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