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Ultimo aggiornamento: 9:47 del 12 Maggio 2023

Lollobrigida: “Precarietà incide sulla natalità? In Usa e Terzo Mondo non è così”. E cita Bolzano. Blangiardo: “Lì donne lavorano nel pubblico”

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“Io non leggo crescita o decremento delle nascite legate esclusivamente alle vicende di lavoro”. Parola del ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che a margine degli ‘Stati generali della natalità’ a Roma, risponde alla domanda sul Fatto.it su come l’aumento dell’utilizzo dei voucher e l’ampliamento delle causali nei contratti a termine (come previsto dal decreto lavoro varato il primo maggio) possano aumentare la propensione delle coppie italiane a fare figli. “Basta guardare in giuro per il pianete a vedere se il modello di contrattualistica corrisponde alla crescita demografica, che ne so – aggiunge il Ministro – negli Stati Uniti la crescita demografica è maggiore rispetto all’Italia, ma il mercato del lavoro è meno stabile rispetto all’Italia. E potremmo parlare dei Paesi del terzo mondo ma non avrebbe senso come paragone”.

In realtà neppure il paragone con gli Stati Uniti regge, visto l’elevata flessibilità del mercato del lavoro – certo – che però garantisce elevate possibilità di reperire offerte di lavoro, quando se ne perde uno. “Quello che manca in Italia – continua Lollobrigida – è un sistema di welfare complessivo più forte che in alcune regioni che hanno lo stesso tipo di contratti che ci sono nel resto della nazione c’è un dato maggiore di natalità, ho fatto l’esempio oggi l’esempio dell’Alto Adige”.

Ma anche questo esempio non è generalizzatile. Lo dice il presidente uscente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo. “In provincia di Bolzano, provincia autonomia, il tasso di fecondità totale, ovvero il numero di figli per donna, differentemente da tutte le altre province italiane, non solo ha tenuto nel tempo, ma addirittura è cresciuto un pochino. Come mai? Vai a vedere e scopri il fatto che, agevolato dal fatto che molte donne lavorano nel pubblico con flessibilità dell’orario e part-time volontario non imposto sono indubbiamente e largamente presenti. Quindi – conclude il presidente Istat – uno si organizza e se ha un sistema produttivo pubblico e privato, che vada incontro a queste iniziative, si eliminano gli ostacoli e chi vuole fare questi benedetti figli li fa”

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