L’evoluzione del fenomeno camorristico, da prima mafia urbana nata in Occidente a criminalità organizzata tra le più pericolose d’Europa. Isaia Sales ha ripercorso i passaggi della Camorra presentando il suo ultimo libro “Storia delle Camorre” (Rubbettino) nel terzo panel della giornata inaugurale del Festival Internazionale dell’Antimafia organizzato a Milano da Wikimafia, con la direzione artistica di Pierpaolo Farina, sociologo e direttore dell’associazione. Tra i massimi esperti del fenomeno mafioso – pioniere 40 anni fa del primo libro organico sulla Camorra – il docente di storia delle mafie all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli è stato intervistato dal caporedattore di Fq Millenium Mario Portanova. In una ricostruzione storica che parte dalla fine del feudalesimo, Sales ha descritto le peculiarità della mafia napoletana, ponendo l’accento sulle differenze con le altre criminalità organizzate a partire da Cosa Nostra e ‘Ndrangheta. Caratteristiche che hanno permesso alle Camorre (termine utilizzato da Sales al plurale proprio per le variegate forme che ha assunto nel tempo) di diventare attori che si muovono con disinvoltura in tutta Europa.
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